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Aspromonte - La terra degli ultimi

Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film

Commenti brevi
  • Bella la scenografia ma per il resto molti sterotipi e poca originalità. Sono stata ad Africo vecchio e capisco la suggestione di quel luogo ma si poteva fare di meglio.

    commento di Artemisia1593
  • Un buon film su un'Italia più prossima al medioevo che al vicino boom economico, con qualche pecca nel cast dei protagonisti principali (una Valeria Bruni Tedeschi fin troppo svampita, così come Sergio Rubini eccessivamente caricaturale) ma comunque di buon impatto e di grande suggestione visiva

    leggi la recensione completa di galaverna
  • Una timida come agli inizi della Carriera Valeria Bruni Tedeschi,con pacatezza e quasi rassegnazione ci porta in una Calabria anni '50 in un Mondo lento e Contadino,comunque da rispettare anche se la Pellicola spesso addormenta e non convince.voto.4.

    commento di chribio1
  • Molto interessante la scenografia, la storia e la scelta dei personaggi e degli attori che li interpretano, sarebbe stato un piccolo gioiellino se...la sceneggiatura non avesse fatto acqua da tutte le parti insieme alla durata. In sintesi manca di spessore. Peccato. Comunque un 7 lo merita.

    commento di GabryLed
  • L'opera ha valore storico e l'ambientazione è realistica. Ma per me le note positive finiscono qui. Personaggi e situazioni sono tratteggiati in modo troppo retorico, frammentario e superficiale data anche la brevità del film. L'uso del dialetto senza sottotitoli poi lo rende pienamente comprensibile solo ai calabresi.

    commento di bombo1
  • Suggestivo,intenso e poetico questo film di Mimmo Calopresti. Ispirato ad una storia vera

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Si stava meglio quando si stava peggio" - diceva sempre mia nonna- donnina parca di parole, ma immensa di contenuti.

    leggi la recensione completa di gaiart
  • Le lotte contadine in una Calabria arcaica,a me ha ricordato i primi film di Germi girati in Sicilia.Da vedere.

    commento di ezio
  • Sull'Aspromonte vivono contadini isolati dal mondo e inascoltati dalle pubbliche istituzioni. Ma c'è chi ha interesse a mantenere questo stato di cose, a tenere sempre piena la schiera dei poveri da poter ricattare. Il film tratta di questo con piglio antropologico, mancando però di offrirgli uno sbocco politico. Insomma, un Fontamara più dimesso.

    commento di Peppe Comune