Regia di David Michôd vedi scheda film
Il Medioevo fa tendenza ultimamente, sorge spontaneo il dubbio, anzi il sospetto, che in questo caso si sia approfittato del momento favorevole per confezionare un prodotto che soddisfi il palato degli appassionati de "Il Trono Di Spade". L'aspetto migliore della pellicola è la fotografia, che dà allo spettatore un Medioevo cupo, confuso, scarsamente illuminato, come del resto quel periodo era. Il film è "ispirato" alla vita di Edoardo V e al dramma di Shakespeare. In comune tra queste e la pellicola purtroppo c'è solo il nome Azincourt, dato che la famosa battaglia si è svolta in modo decisamente diverso, tra l'altro molto più spettacolare e cruento di come viene rappresentata nel film, e anche tutti gli altri episodi sono nella migliore delle ipotesi distorti o nella peggiore addirittura inventati di sana pianta, quindi per quanto riguarda l'aderenza alla realtà storica, meglio sorvolare. La cosa non sarebbe un problema, in fin dei conti si tratta di due ore di intrattenimento, se non fosse per due domande che è spontaneo farsi. Prima: il regista si prende tali sfacciate libertà perché sa che ormai il livello intellettuale del pubblico è crollato talmente che ormai ci si riduce a fare film per una platea di ignoranti zoticoni? Seconda domanda: non c'è il rischio che qualcuno, o molti, di questi sunnominati fenomeni quando escono dal cinema (o quando finisce lo streaming su Netflix) siano convinti di sapere tutto ormai di Enrico V e della tragedia di Shakespeare e comincino a dispensare pillole di saggezza? A giudicare da ciò che accade tutti i giorni attorno a noi, il pericolo temo sia fortissimo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta