Hal (Timothée Chalamet), principe ribelle e riluttante erede al trono inglese, ha voltato le spalle alla vita di corte e vive tra il popolo. Ma quando il suo tirannico padre muore, Hal diventa Re Enrico V ed è costretto ad abbracciare la vita dalla quale aveva tentato di fuggire. Ora il giovane re deve esplorare la politica di palazzo, il caos e la guerra che suo padre si è lasciato alle spalle, insieme alle corde emotive della sua vita passata - incluso il rapporto con il suo amico e mentore più intimo, il cavaliere decaduto e alcolista John Falstaff (Joel Edgerton).
un re dolente e riluttante, bellissimo personaggio e un grande Chalamet a interpretarlo. Belle anche le scene di battaglia. Film storico e moderno al tempo stesso.
Ottima la fotografia che coinvolge le menti attente, ma la sceneggiatura non fa scorrere la visione, i dialoghi strizzano troppo l'occhio alla recitazione teatrale e ciò non fa che appesantire ulteriormente il prodotto. La mimica di Chalamet è inadatta alla parte, troppo ragazzotto anni recenti.
Bravo Chalamet così giovane a portare sulle spalle un ruolo così pesante, la trasformazione di un uomo in bilico tra crescita e declino. Curato a livello estetico con uso e abuso di luci basse e silenzi. La battaglia è girata con sorprendente naturalezza. Ti trasporta nel periodo storico. Ciò che manca è una sceneggiatura più elaborata e corposa.
Atmosfere fredde e costumi curati riescono a trasportare lo spettatore in un medioevo nebbioso e denso di cospirazioni, ma la trama e i personaggi hanno poco mordente.
Le ambientazioni e scenografie storiche sono abbastanza accurate, qualche pecca nella ricostruzione della battaglia di Azincurt dove sono stato l'arco gallese e le picche, oltrre al fango e l'arroganza francese a fornire la schiacciante vittoria agli inglesi, mentre gli autori hanno privilegiato in modo riduttivo la spettacolarità del corpo a corpo
Venezia 76 - Fuori concorso. Nonostante sia possibile far finta di nulla e sganciarsi temporaneamente dalla linea retta tracciata dal destino, arriva il giorno in cui l'assunzione della responsabilità bussa alla porta di ciascuno, obbligando a prendere scelte nette che modificano drasticamente abitudini quotidiane e progetti di vita. Quando questo inderogabile crocevia si presenta prima… leggi tutto
Intrighi di corte, che coinvolgono un re divenuto tale quasi per caso, dopo una giovinezza scellerata. Forse un sunto eccessivamente telegrafico, per un'opera senz'altro di livello e che si lascia vedere, senza conquistare, almeno me. Le premesse anche di produzione ci sono tutte (Brad Pitt), ma nonostante la ricca e verosimile contestualizzazione e gli attori di livello (tra cui un Robert…
Il Medioevo fa tendenza ultimamente, sorge spontaneo il dubbio, anzi il sospetto, che in questo caso si sia approfittato del momento favorevole per confezionare un prodotto che soddisfi il palato degli appassionati de "Il Trono Di Spade". L'aspetto migliore della pellicola è la fotografia, che dà allo spettatore un Medioevo cupo, confuso, scarsamente illuminato, come del resto quel…
Ecco la consueta playslist bimensile con le mie ultime visioni (ordinate secondo anno di uscita).
Mi farebbe molto piacere ricevere i vostri consigli nei commenti.
Saluti a tutti!
“The King” funziona a partire dalla metà in poi, quando il lento – molto lento – decollo inizia il plot precedentemente piatto si fa teso, fitto di risvolti e – nella parte finale – sorprese.
Un film cupo e serioso, forse fin troppo, elegantemente fotografato, dalla crudezza efficacemente esibita e con una bella scena di battaglia finale. Potremmo…
Avere la possibilità di vedere un film su uno dei grandi schermi della 76esima Mostra del Cinema di Venezia sapendo che lo stesso è prodotto da Netflix, riesce a darci un’idea di quanto l’era delle piattaforme digitali sia ormai all’apice.
Quest’opera in costume che si prefigge di raccontare le gesta di Enrico V, ispirandosi liberamente…
FESTIVAL DI VENEZIA 76 - FUORI CONCORSO - NETFLIX
"Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!" faceva pronunciare William Shakespeare al suo Riccardo III quando il re, disarcionato dal suo cavallo in piena battaglia, non si fa scrupolo di barattare tutto il suo potere, con i destini di tutto il suo popolo, pur di trarsi in salvo.
In non molti decenni prima, si datano le…
Siamo arrivati al termine anche di questa interessante edizione festivaliera, conclusasi ieri sera, sabato 7 settembre, con una premiazione dai risultati… segue
Sesto anno. Una sola giornata di pioggia, per il resto tanto caldo e tanto sole. Festival affollato, accrediti a migliaia, tanto pubblico. Star innumerevoli, specialmente statunitensi, a percorrere il red carpet. A…
Venezia 76 - Fuori concorso. Nonostante sia possibile far finta di nulla e sganciarsi temporaneamente dalla linea retta tracciata dal destino, arriva il giorno in cui l'assunzione della responsabilità bussa alla porta di ciascuno, obbligando a prendere scelte nette che modificano drasticamente abitudini quotidiane e progetti di vita. Quando questo inderogabile crocevia si presenta prima…
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Commenti (6) vedi tutti
un re dolente e riluttante, bellissimo personaggio e un grande Chalamet a interpretarlo. Belle anche le scene di battaglia. Film storico e moderno al tempo stesso.
commento di darionanniOttima la fotografia che coinvolge le menti attente, ma la sceneggiatura non fa scorrere la visione, i dialoghi strizzano troppo l'occhio alla recitazione teatrale e ciò non fa che appesantire ulteriormente il prodotto. La mimica di Chalamet è inadatta alla parte, troppo ragazzotto anni recenti.
commento di GabryLedBravo Chalamet così giovane a portare sulle spalle un ruolo così pesante, la trasformazione di un uomo in bilico tra crescita e declino. Curato a livello estetico con uso e abuso di luci basse e silenzi. La battaglia è girata con sorprendente naturalezza. Ti trasporta nel periodo storico. Ciò che manca è una sceneggiatura più elaborata e corposa.
commento di MaurisurfAtmosfere fredde e costumi curati riescono a trasportare lo spettatore in un medioevo nebbioso e denso di cospirazioni, ma la trama e i personaggi hanno poco mordente.
commento di Fanny SallyBel film. Non ce ne ricordaremo, ma vale la pena di essere visto
commento di BufalaBillLe ambientazioni e scenografie storiche sono abbastanza accurate, qualche pecca nella ricostruzione della battaglia di Azincurt dove sono stato l'arco gallese e le picche, oltrre al fango e l'arroganza francese a fornire la schiacciante vittoria agli inglesi, mentre gli autori hanno privilegiato in modo riduttivo la spettacolarità del corpo a corpo
commento di Maciknight