Regia di Jerzy Stuhr vedi scheda film
Indubbiamente il fantasma di Kieslowski aleggia su questo film,interpretato e diretto da uno dei suoi attori piu'fedeli,Jerzy Stuhr.A quanto so io a questo progetto stava gia'lavorando il grande regista polacco dopo aver terminato Film Rosso quando fu sorpreso dalla morte.E Stuhr cerca di dirigerlo secondo le sue direttive,quasi cercando di rubare lo stile al maestro,se non lo sapessimo penseremmo di essere di fronte a un altro film di Kieslowski.Qui si parla di amore,di quello che supera tutte le barriere,di quello scomodo e moralmente discutibile(vedi il colonnello adultero o il rapporto professore allieva) e di scelte che possono condizionare la vita e la morte dell'uomo.E il film si sforza di essere programmaticamente ottimista:dei quattro episodi che ci vengono proposti quelli che si concludono con la scelta sbagliata da parte dei protagonisti(la scelta di chiudere le porte all'amore)preludono alla loro morte gli altri invece riaprono alla vita.Come a dire finche'c'è amore,c'è vita.Ottimista a sproposito?Illuso?Boh,non lo so ma il film è estremamente piacevole,molto francese,molto attento alle sfumature dell'animo e con quel pizzico d'ironia che non guasta.Se era un modo per ricordare il maestro Kieslowski,beh credo che sia un ottimo modo per ricordarlo.Curioso il doppiaggio in italiano,si cerca di non appiattire le differenze linguistiche lasciando anche parti sottotitolate e Stuhr sceglie di doppiarsi anche in lingua italiana per un effetto a dir poco straniante e purtroppo non sempre efficace....
non male
brava
ok
bravo come attore,un po'meno come doppiatore in italiano
regia attenta in un film di elegante costruzione
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