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Finché morte non ci separi

Regia di Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Finché morte non ci separi

di YellowBastard
6 stelle

Non c’è soltanto Parasite quest’anno a raccontare la lotta di classe, seppur con un prodotto molto più di genere come un’horror-comedy diviso fra il classico e il moderno, tra un’impostazione sanguinolenta e divertita e una graffiante satira sociale.

 

Finché morte non ci separi - Samara Weaving estrae una carta nella ...

 

Con un budget di appena 6 milioni di dollari Finchè morte non ci separi (Ready or not), nuova pellicola della Fox Searchlight Pictures diretta dalla coppia Matt Bettinelli-Olpin & Tyler Gillett e scritta da Guy Busick e Ryan Murphy, in appena un paio di mesi è riuscita a incassare solo negli Stati Uniti quasi 30 milioni di dollari, sorprendendo il proprio pubblico grazie a un horror/ triller virante verso la commedia più nerissima e alla satira sociale, seppur più sfumata e mai troppo esplicita.

 

Debitore del classicissimo (e seminale) La pericolosa partita di Irving Pichel & Ernest B. Schoedsack (pellicola che già allora, nel ‘32, metteva contro la vecchia aristocrazia europea con la nuova e ricca borghesia americana che ne minacciava la soppravivenza) come anche di opere più recenti come quelle di Jordan Peele (in primis Scappa - Get Out ma anche, seppur in tono minore, l’ultimo Noi) oppure, in riferimento alle allegorie horror dell’alta società, a Society - The Horror di Bryan Yuzna, Finchè morte non ci separi è un “classico” survival-movie, sottogenere dell’horror moderno dove il/la protagonista deve lottare per sopravvivere in un ambiente decisamente ostile, e dove l’ambientazione gothica, passaggi segreti o armi antiche, e quindi rimenbranze del cinema del passato convivono, per tradizione (nel film), con elementi moderni come telecamere di sicurezze e stanze di controlo, ovvero con tempistiche e soluzioni del cinema di oggi, ma che, proprio per la sua natura così cinica e scanzonata si rivela soprattutto come un semplice gioco cinematografico divertente e divertito ma mai troppo esasperato o presuntuoso nell’esibizione del suo sfacciato manierismo.

 

READY OR NOT HITS CLOSE TO HOME FOR DOCTOR ABOMINABLE… IN ALL THE ...

 

Inoltre il film ha il merito di tentare di trasformare una premessa così semplice in qualcosa di più eleborato, in questo caso specifico in una vera e propria satira o una commedia horror sulla cosiddetta “casta” rapresentata come da copione all’insegna dell’immoralità e dell’egoismo, e sull’assoluto disinteresse verso chiunque non faccia parte della loro cerchia di privilegiati.

E questo attraverso il classicissimo (e strabusato) patto con il diavolo, quì impersonato dal misterioso Mr. Le Bail.

 

Ed è qui che nasce l’aspetto più interessante e riuscito del film, ovvero l’incertezza per lo spettatore della veridicità di quanto affermato e creduto dai componenti della famiglia Le Domas, da generazioni produttrice di giochi da tavolo di ogni tipo, a da cui il film trae la sua natura burlesca, sardonica e irriverente circa la reale natura della follia che ha travolto tutti (chi più, chi meno) i componenti della degenerata famiglia, compresi i più piccoli e, quindi, anche i più innocenti.

Qui i mostri si mostrano infatti terribilmente umani, con sentimenti e debolezze estremamente comuni, come anche le loro goffaggini e varie incapacità o difetti,“costretti” (più o meno) a comportarsi come tali nel racappricciante tentavito di conservare la loro ricchezza e i loro privilegi, incuranti di chi invece è chiamato a pagarne il prezzo, e di quanto questo li trasformi in qualcosa di orribile.

 

Finché morte non ci separi” è l'horror da guardare adesso

 

Molto importante il comparto tecnico della pellicola, a partire da un’ottima fotografia fino alla colonna sonoro, capace di spaziare dalla musica classica a brani pop/rock ma anche ad alternare musica più d’atmosfera, e a una regia dinamica e incisiva, capace di sfruttare al meglio la particolare ambientazione dell’antica magione protagonista della pellicola.

 

Nel cast capitanata da una combattiva Samara Weaving, novella “sposa” di Tarantiniana memoria, si annovera anche una rediviva Andie MacDowell, Adam Brody, Mark O'Brien e Henry Czerny.

 

VOTO: 6,5

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