Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
Capolavoro!Ma chissà di quali e quanti altri nazisti dovremo liberarci per avere il salario minimo ed il reddito di cittadinanza...
Oscar meritatissimo per il nostro Robertino "nazionale", geograficamente europeo ma per fortuna non europeista, in altre parole contrario all'Unione Europea politica che la considera una vera e propria farsa, almeno è questo il senso del film che ho interpretato chiaramente tra le righe, ma non sono il solo a dirlo e che potrebbe sbagliare o forse no visto che addirittura anticipa di quasi 30 anni persino quel pallone gonfiato di Trump quando recentemente ha giustamente dichiarato, ma colpevolmente in vergognoso ritardo, che "L' Unione Europea è stata creata per imbrogliare soltanto gli Americani", si magari fosse cosi, sarebbe bello per noi ma purtroppo ad essere truffati per primi sono proprio gli Europei, con in testa i cittadini italiani, ma non certi i politici italiani. Tornando al film, grazie alla sconfitta delle dittature naziste e fasciste, anche agli artisti ed intellettuali è stata concessa la libertà di parola, espressione, ed opinione, per cui anche il nostro Benigni ha potuto girare questo capolavoro sugli orrori dell'Olocausto subito dagli Ebrei, prima ancora che l'Unione Europea venisse fondata e che questa confermasse, meno male bontà loro, questa libertà fondamentale per tutti ed in particolare per chi delle parole ne fa' una professione, come Benigni, ma per tutti gli altri cittadini, persino invalidi, che debbono letteralmente sopravvivere con uno stipendio ridicolo, per non parlare degli immigrati, questo diritto che non va sicuramente sottovalutato ma incentivato, suona però un po' come una presa in giro, infatti sia il governo europeo che quello italiano, sicuramente ben peggiore, ci concedono dei diritti bellissimi che a loro e agli imprenditori non costano niente di niente, nemmeno un fiorino come direbbe Benigni, diritti come la libertà di parola, opinione , espressione, diritto di culto religioso, diritto al voto, diritto alle unioni civili, e persino il diritto alla cittadinanza, con tutta la loro sacrosanta importanza, di certo non soddisfano i bisogni primari e vitali né dei cittadini e né degli esseri umani, che vorrebbero invece prima di tutto vivere dignitosamente e serenamente cioè in grado di fare figli, e non avere paura né della fame né delle guerre. Insomma diritto alla parola o di culto, e tutti gli altri diritti senza portafogli, ce li concedono generosamente, mentre il diritto al salario minimo, e agli aumenti quando gli affari delle imprese vanno bene, o il diritto alla sicurezza sul lavoro, alle giuste ore di lavoro e di ferie, al reddito di cittadinanza, sono solo un miraggio e chissà di quali e quanti altri nazisti dovremo liberarci. Ricordiamoci che Benigni era anche questo cioè quello di "Berlinguer ti voglio bene" alla faccia del PD, della Destra, e dell'Unione Europea. Dopotutto se Benigni ci tiene più alla libertà di parola che al salario minimo, non si capisce perché pur parlando liberamente sulla Rai pubblica, esige però, non è mica fesso, compensi esorbitanti per un paio di comparsate a Sanremo, da 300 Mila euro ciascuna e in più recentemente nel Marzo 2025 circa un milione di Euro per una serata tutta sua. Molte persone invece si accontenterebbero persino di avere uno stipendio normale, figuriamoci le cifre di Benigni, anche se non potessero parlare liberamente in pubblico.Il buon senso e la diligenza del buon padre di famiglia, sono sempre la misura di tutto non certo i monologhi, pur affascinanti, di Benigni che non ha nessun problema economico né è costretto da qualche regime a farli.
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