Regia di Roel Reiné vedi scheda film
Non si può sapere per certo se il personaggio di Redbard del film (Redbaldo, secondo la storia dell'epoca) sia realmente fedele a quello esistito nel 700 DC...Tuttavia, data per scontata una certa similitudine, in fatti ed avvenimenti dell'epoca, questo film si presenta come un piccolo gioiello, pur senza pretese di perfezione. Il punto è che la penuria di film storici si fa sentire da parecchio tempo ed ogni uscita, seppur poco pretenziosa per sceneggiature (da notare gli spledidi castelli tardo medievali) da agli appassionati la voglia di rimanere incollati, nella speranza di non subire una disillusione cocente (vedi alla voce serie tv). In questo caso la delusione è davvero minima e le quasi tre ore passate davanti allo schermo non sono da rimpiangere. Rimane alla fine, almeno per gli addetti ai lavori, uno spazio filosofico-interpretativo sugli usi e costumi degli alti prelati della Chiesa cristiana, che a quanto pare (e come confermato nel corso dei secoli successivi) non badarono troppo alle sottigliezze nella loro opera di catechizzazione dei pagani. Epico il commento di Rebaldo al momento del battesimo "se sarò battezzato e andrò in Paradiso, rivedrò mio padre e mia madre che non sono cristiani?" La risposta non poteva essere che scontata e dogmatica, a testimonianza di una fede diretta da ragioni politiche e certamente non tendente al soddisfacimento di un bisogno interiore.
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