Regia di Renny Harlin vedi scheda film
Jason Bourne era nato qualche anno prima a quanto pare, nella sua versione al femminile; meno capace nelle arti marziali e decisamente meno credibile ma sicuramente più sensuale. Se non altro almeno l'idea di fondo era buona quindi, se non fosse che questo film assomma a sè tutti i difetti di tante altre pellicole. Sembra un collage tra Bourne Identity, appunto, Die Hard 4 e MacGyver. L'idea di base dell'amnesia e delle doti di super agente speciale che emergono dall'inconscio è la stessa del primo ma di Die Hard abbiamo gli inseguimenti improbabili e spettacolari (splendido quando lei durante una caduta da un palazzo di parecchi piani, smitraglia il ghiaccio per farsi un buchetto dove atterrare ILLESI tutti e due) e le frasi fatte che se inizialmente possono risultare simpatiche dopo un po' vengono a noia. Tutta la struttura dialogica è basata su stupidi giochi di parole e battutine alla "Die Hard" della serie " – Hai abbattuto un elicottero con una macchina! – Avevo finito le pallottole... ". Per trovare MacGyver invece gustatevi il sontuoso finale in cui con una bambolina che caga 5 litri di benzina, un apparecchio ortodontico e... ma non voglio dirvi altro. Il film ha tensione, ritmo e persino sensualità ma a mio avviso i difetti appena elencati lo mortificano oltre misura. Paradossalmente, nonostante il voto, lo consiglio agli amanti del genere perché comunque è un prodotto di intrattenimento puro.
Non mi è sembrata così convincente, ci fosse stata Sigourney Weaver al suo posto il film avrebbe avuto tutt'altro impatto.
E' bravo e simpatico ma dopo un po' le sue battute cominciano a venire a noia.
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