Regia di Blake Edwards vedi scheda film
Commedia romantica cult: perché rivederla ancora oggi? Sicuramente per gli interpreti e le locations, ma anche e sopratutto per gli aspetti in controluce della vicenda, dove il materialismo eccessivo di Holly nasconde una terribile paura di vivere. Tutto poi viene di conseguenza: l'incomunicabilità, le frustrazioni esistenziali, l'arrendevolezza allo status quo... Quindi in Colazione da Tiffany, guardiamo nei 60 per rileggere il presente fra personal shopper, feste da imbucarsi, vita mondana fasulla, perdita di punti di riferimento sociali. E poi per dare quell'irresistibile tocco mèlo non poteva mancare la paura d'amare che è diretta conseguenza di quella di vivere. Edwards consacrato, Hepburn nell'empireo, Peppard romanticone, Rooney irresistibile, Mancini eterno, Capote decisivo, beh cosa si vuole di più? Perfetto, basta accettare il carattere fiction e in fondo prevedibile della trama, lasciandosi conquistare dalle atmosfere, dal fascino e da quel sottile malessere esistenziale che complica un po' tutte le storie d'amore fino a quel memorabile bacio sotto la pioggia... Stra-cult appunto!
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