Regia di Blake Edwards vedi scheda film
Un gigolò newyorchese con ambizioni di scrittore (George Peppard) si innamora della sua scapestrata vicina di casa (Audrey Hepburn): deciderà allora di abbandonare la "professione" e i lauti guadagni per un amore più solido e consentirà alla ragazza di accantonare le proprie irrequietezze per trovare finalmente sé stessa.
Uno dei grandi successi della commedia americana degli anni '60 parte dal racconto di Truman Capote (sceneggiato da George Axelrod) per divagare in mille maniere diverse sulle debordaggini della protagonista, impersonata con fatuità ed ironia da una brava Hepburn. Edwards trascura la coerenza della struttura narrativa per lasciare spazio ad ambienti e situazioni (la casa disordinata, il rapporto della protagonista con il suo gatto, l'ingenuità di lei che si lascia coinvolgere in un traffico di stupefacenti, l'andirivieni di uomini facoltosi che la donna riesce a portare a letto ma non sull'altare) che conferiscono al film un tocco di surreale leggerezza. Originariamente, il posto di Audrey Hepburn sarebbe dovuto essere di Marilyn Monroe.
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