Nella Francia occupata del 1944 il contadino diciassettenne Lucien tenta di entrare nel "maquis" (così i francesi hanno chiamato il loro movimento di Resistenza). Non essendo stato accettato, quasi per ripicca, il ragazzo diventa un collaborazionista e viene arruolato nella polizia. Tenterà, per amore, un tardivo riscatto. Uno dei grandi film di Louis Malle, dall'eccellente scavo psicologico e dalla felicissima resa del contesto ambientale. Il protagonista costituisce il drammatico ritratto di un immaturo, incapace di distinguere fra Bene e Male, le cui scelte non sono dettate dall'ideologia o dalla politica ma da un istinto di ribellione e dal caso. Nei suoi confronti, il regista dimostra una toccante pietà umana.
Non condanno il giovane Lucien, perché l'illusione (o la smania) di diventare "qualcuno" vengono sfruttate da chi, pur sapendo, ne ha sfruttato caparbietà e intelligenza. Voto: 7 (sette).
Le infatuazioni politiche ed esistenziali di un adolescente sono il fulcro di quest'ottima pellicola di Louis Malle che, senza troppi fronzoli, racconta di come ad una certa età tutto assuma le stesse tonalità di un colore fatto di indifferenza, superficialità e tanta presunzione in attesa di trovare la vera via maestra
Il ragazzo di campagna passato al lato oscuro è un infantile ed egocentrico esempio della “banalità del male” che egli compie quasi inconsapevolmente, senza essere realmente malvagio pur risultando certamente privo di una qualsivoglia bussola morale.
Un ragazzo di 17 anni sperso nella Francia poco prima della liberazione. Troppo esuberante e incapace di comprendere quello che gli accade, a volte arrogante e violento, ma anche capace di amare. Un film sul disastro morale della guerra, fra collaborazionismo e difficili destini personali.
Un film che pare partire a mille cin la descrizione di questo ragazzotto semplice ha astuto e insolente- il suo tentativo di entrare nella resistenza fallisce cosi si butta nella polizia tedesca e diventa uno spione. Solo quando si innamora di una ragazza ebrea capisce lo sbaglio che ha fatto e proverà a tornare sui suoi passi.lento ma gran film .
Quante polemiche scatenò questo film all’epoca della sua uscita nelle sale cinematografiche. Era il 1974, e Louis Malle riuscì nell’impresa di scontentare un po’ tutti. Su “Lacombe Lucien”, infatti, piovvero critiche feroci da ogni dove: alcuni (i comunisti) rimproverarono al regista di aver mostrato che nelle fila dei collaborazionisti c’erano… leggi tutto
Nel giugno del 1944, dopo lo sbarco degli alleati in Normandia, i tedeschi in Francia hanno i giorni contati ma la caccia agli ebrei prosegue. Per un ragazzotto di campagna entrare fra i partigiani o fra i collaborazionisti non fa nessuna differenza, purché possa farlo sentire qualcuno: se sceglie i secondi è solo per caso, perché fra loro c’è un campione di ciclismo e perché con loro si… leggi tutto
Chiariamolo subito: questo film di Louis Malle è considerato un capolavoro, "una della sue prove migliori" (Maltin), "uno dei migliori risultati di Malle" (Morandini), "il film più magistrale, più perfetto e senza dubbio più importante di tutta l'odierna produzione" (Le Monde). A chi scrive pare che invece il film di Malle abbia molti difetti. La vicenda raccontata - che in un clima… leggi tutto
La banalità del male sembra l'unico filo conduttore dell'esistenza di Lacombe Lucien, contadino francese di diciassette anni che,nella Francia occupata dai nazisti, sceglie di stare dalla parte di questi ultimi unendosi ai collaborazionisti solo perchè i partigiani lo avevano giudicato troppo giovane ed inesperto per portarlo con loro. Quella banalità tipica dell'adolescenza…
Nella regione dei Pirenei ai confini con la Spagna, nel 1944 Lucien Lacombe è un ragazzotto di paese rimasto senza padre, esuberante, annoiato ed in cerca di avventure, che in quel momento storico sono ovviamente offerte dalla guerra mondiale in corso. Rifiutato dalla resistenza per la sua immaturità, decide allora di unirsi ai collaborazionisti degli occupanti tedeschi.…
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Commenti (7) vedi tutti
Non condanno il giovane Lucien, perché l'illusione (o la smania) di diventare "qualcuno" vengono sfruttate da chi, pur sapendo, ne ha sfruttato caparbietà e intelligenza. Voto: 7 (sette).
commento di Roberto MorottiLe infatuazioni politiche ed esistenziali di un adolescente sono il fulcro di quest'ottima pellicola di Louis Malle che, senza troppi fronzoli, racconta di come ad una certa età tutto assuma le stesse tonalità di un colore fatto di indifferenza, superficialità e tanta presunzione in attesa di trovare la vera via maestra
leggi la recensione completa di galavernaIl ragazzo di campagna passato al lato oscuro è un infantile ed egocentrico esempio della “banalità del male” che egli compie quasi inconsapevolmente, senza essere realmente malvagio pur risultando certamente privo di una qualsivoglia bussola morale.
leggi la recensione completa di port crosVicenda interessante, scene curate e un efficace protagonistra "da schiaffi". E però i film francesi sono così insopportabilmente lenti....
commento di Artemisia1593Un ragazzo di 17 anni sperso nella Francia poco prima della liberazione. Troppo esuberante e incapace di comprendere quello che gli accade, a volte arrogante e violento, ma anche capace di amare. Un film sul disastro morale della guerra, fra collaborazionismo e difficili destini personali.
commento di ENNAHUn film che pare partire a mille cin la descrizione di questo ragazzotto semplice ha astuto e insolente- il suo tentativo di entrare nella resistenza fallisce cosi si butta nella polizia tedesca e diventa uno spione. Solo quando si innamora di una ragazza ebrea capisce lo sbaglio che ha fatto e proverà a tornare sui suoi passi.lento ma gran film .
commento di penelope68bravo sonatine xche' mai come in questo caso gli stupidi fanno danni continui mentre i cattivi ogni tanto si riposano
commento di kross