Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
Qui hanno giocato diverse scelte sbagliate a tagliare le gambe al film e Rosi in partenza lo poteva immaginare; la scelta di un cast variegato e messo insieme per ragioni di mercato, ha già in sé dei germi che portano al fallimento, ed in più una sceneggiatura del regista stesso con Tonino Guerra che non riesce a ricreare le atmosfere tese ed intriganti che il libro a piene mani suggerisce, anzi tutto si stinge in questo racconto che rimane solo in superficie, e con quello che resta rimane incomprendibile, sia il delitto che tutti i vari personaggi che non legano quasi per niente fra di loro. Il pathos, il destino l’impossibilità di reagire, un delitto a cui nessuno si sottrae e che tutti vorrebbero rimuovere, senza avere la forza per farlo. Garcia Marquez eppure già di per sé racconta senza sentimentalismi la storia, mentre qui si pende in un romanticismo senza colore e senza giustificazione, con passaggi che non hanno collegamenti fra di loro. Rimangono in mente una stupenda direzione di fotografia firmata da Pasqualino De Santis e la partecipazione di Volonté che è l’unico a dare il colore necessario al suo personaggio. Il film con il cast che si proponeva ebbe anche un certo successo in sala, ma presentarlo a Cannes fu un grave errore, non era un film da festival, ed i francesi dettero anche un sottotitolo offensivo: Cronaca di una Merda Annunciata, Diciamo anche che questo scrittore non è troppo fortunato nelle operazioni tratte dai suoi grandi libri.
uan storia edulcorata insopportabilmente
Rosi era molto lontano dal suo cinema e la sua fase è più che in calando
era in Italia e il suo volto aveva scatenato i produttori, anche ciechi
Non fu fortunata in qusto film, che poteva essere un emzzo più efficace per affrancarla meglio
da solo è tutto quello che resta del film
una grande attrice sprecata in un ruolo che non dice niente
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