Il dottor Cristof Bedoya scende dal batello che lo ha ricondotto lungo il fiume a uno sperduto villaggio della Colombia dove, in passato, era stato chiamato a dirigere l'ospedale. Improvvisamente lo assalgono i ricordi della giovinezza, quando il ventunenne Santiago Nasar, rampollo di una famiglia benestante, venne ucciso a coltellate dai fratelli Vicario. Con quell'azione criminosa essi intendevano vendicare l'onore della sorella Angela, che, ripudiata subito dopo le nozze dal marito, si era lasciata sfuggire il nome del suo amante.
Note
Nonostante lo splendido romanzo da cui è tratto e la sceneggiatura firmata dallo stesso Rosi e da Tonino Guerra, il film non rende bene l'atmosfera della vicenda. Nuoce anche la presenza di un Rupert Everett, troppo inglese per dare vita ad un prsonaggio sudamericano.
L’ormai anziano dottor Cristof Bedoya approda in uno sperduto villaggio della Colombia, dove da giovane ha fatto il suo apprendistato medico, per dirigerne l’ospedale. Viene colto dai ricordi della giovinezza, quando il giovanissimo amico Santiago Nasar, rampollo di una nobile famiglia del paese, venne giustiziato a coltellate dai fratelli Pablo e Pedro Vicario, per riscattare… leggi tutto
Dal mio punto di vista è impossibile fare un buon film da un'opera letteraria di Gabriel Garcia Marquez;troppa "magia" nei suoi romanzi e troppe strorie che si intersicano tra loro per essere raccontate al cinema senza intoccarne la grandezza.
Cronaca di una morte annunciata conferma tutto questo.
Se non si è letto il romanzi,si puo ritenere il film ben fatto,ma se il romanzo lo… leggi tutto
Sicuramente esagerarono i critici francesi quando da Cannes lo ribattezzarono "Cronaca di una merda annunciata". Però Rosi, un po' come i personaggi della vicenda, non fece granché per evitare la riuscita quasi disastrosa del film. Se effettivamente la trama sembra fatta apposta per fornire lo spunto per una tipica indagine rosiana (come notano Mancino e Zambetti sul Castoro), forse il film… leggi tutto
L’ormai anziano dottor Cristof Bedoya approda in uno sperduto villaggio della Colombia, dove da giovane ha fatto il suo apprendistato medico, per dirigerne l’ospedale. Viene colto dai ricordi della giovinezza, quando il giovanissimo amico Santiago Nasar, rampollo di una nobile famiglia del paese, venne giustiziato a coltellate dai fratelli Pablo e Pedro Vicario, per riscattare…
Dal mio punto di vista è impossibile fare un buon film da un'opera letteraria di Gabriel Garcia Marquez;troppa "magia" nei suoi romanzi e troppe strorie che si intersicano tra loro per essere raccontate al cinema senza intoccarne la grandezza.
Cronaca di una morte annunciata conferma tutto questo.
Se non si è letto il romanzi,si puo ritenere il film ben fatto,ma se il romanzo lo…
Il nuovo numero di duellanti (l’85)uscito ieri in edicola (ma che porta la data di “dicembre 2013”, si apre con questo mesto editoriale di Marco Toscano:
“Un compleanno reca sempre con…
Ieri sera ho visto un interessante documentario su RAI1 che mostra alcune grandi figure del rock morte prematuramente , tutte all'età di VENTISETTE ANNI . Non mi ero mai soffermato su questa strana coincidenza…
Qui hanno giocato diverse scelte sbagliate a tagliare le gambe al film e Rosi in partenza lo poteva immaginare; la scelta di un cast variegato e messo insieme per ragioni di mercato, ha già in sé dei germi che portano al fallimento, ed in più una sceneggiatura del regista stesso con Tonino Guerra che non riesce a ricreare le atmosfere tese ed intriganti che il libro a piene mani suggerisce,…
Sterile drammone d'altri tempi che le potenzialità per funzionare e rendersi intrigante ce le aveva, solo che le ha sfruttate malissimo rendendosi irrimediabilmente pesante e stucchevole a causa di una sceneggiatura veramente malscritta che orchestra i suoi elementi nel più tedioso e retorico dei modi. La narrazione principale poi, eseguita da una voce fuori campo, è assai…
Il film contiene nel complesso del "buon materiale"...."mal cucito". La sceneggiatura è discontinua e la voce fuori campo, nonostante sia una buona idea non basta a bilanciare le vicende e a renderle fluide. Il tutto è aggravato da una trama semplice (e noiosa). E' un vero peccato perchè alcuni punti del film sono interessanti, anche sotto l'aspetto della fotografia…
Io avevo già epresso precedentemente un giudizio su questo film ma non avevo ancora letto il romanzo di marquez. Adesso posso dire che Rosi si è gettato davvero in un'impresa molto ardua, riuscendo però secondo me a confezionare un film di buon livello. Il romanzo è infatti molto corto(circa 90 pagine) ma molto ingarbugliato e ricco di avvenimenti e aneddoti. Appena…
Toni bassissimi, lentezza esasperante, una storia bolsa e insignificante, con un'aria di patetico melodramma che pervade tutta l'ora e tre quarti di pellicola. Rosi di quando in quando, non essendoci abbastanza materia narrativa, indugia su cartoline pseudodocumentaristiche (una scena di ballo sudamericano, una di animali della foresta...). Mettere nello stesso film la Muti e Volontè è poi,…
Come farei senza di te.Eppure questo tramonto rievoca fatti e persone,gente che non c'e' piu'...gente che non c'e' mai stata.Gente che ha perso faccia ed identita'.Un mosaico in pezzi.Mi prende il panico poi riassorbo…
Sicuramente esagerarono i critici francesi quando da Cannes lo ribattezzarono "Cronaca di una merda annunciata". Però Rosi, un po' come i personaggi della vicenda, non fece granché per evitare la riuscita quasi disastrosa del film. Se effettivamente la trama sembra fatta apposta per fornire lo spunto per una tipica indagine rosiana (come notano Mancino e Zambetti sul Castoro), forse il film…
è una notizia triste questa che ci vede mobilitati a sostenere la rivista che ci ha messo a disposizione questo bellissimo sito. spero di cuore che le cose nn siano già definitivamente compromesse. la crisi…
Ho scelto questi film dopo un'accurata selezione;credo che comunq.sia difficile giudicare un film e definirlo"il + bello"..poichè ognuno rappresenta un periodo storico e quindi non va giudicato solo in base ai…
BUON GIORNO SIGNORA MUTI,buongiorno dalton.1)CHE DIFFERENZE HA RISCONTRATO PRIMARIAMENTE TRA IL LAVORARE NEL CINEMA ITALIANO E LAVORARE INVECE IN QUELLO AMERICANO?Il cinema italiano e' molto piu' artigianale,meno…
CHE SCHIFO,CHE ORRORE,CHE MONDO....HO IMPARATO DA TEMPO A CURARE DA SOLO LE MIE FERITE,A BAGNARMI COSTANTEMENTE D'AMORE...A DARE SENZA AVERE,SENZA PRETENDERE...A NON ODIARE GLI IDIOTI ED I MALVAGI,I DECEREBRATI E GLI…
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Commenti (1) vedi tutti
Tratto dal capolavoro di Garcia Marquez, non eguaglia il romanzo da cui è ispirato, ma comunque è interessante
leggi la recensione completa di Furetto60