Regia di Giorgio Romano vedi scheda film
Un ragazzo è sospettato di avere rapinato una discoteca. Sua cugina down, con l’aiuto dei suoi bizzarri amici (un ipocondriaco, una dipendente dai social e un tontolone), indaga per scagionarlo.
Non è dato sapere se Giorgio Romano (regista e sceneggiatore) e la sua co-sceneggiatrice Aurora Piaggesi conoscessero Detektiv Downs di Bard Breien (2013) prima di mettere in piedi questo film, ma a ogni modo al di là dell’idea del personaggio centrale c’è ben poco in comune fra le due opere. Poco non è, ma neppure è sufficiente per architettare teorie di scopiazzamenti o cose simili; Detective per caso brilla di luce propria, sicuramente, per quel poco che brilla. Il primo lungometraggio per Romano, dopo una discreta quantità di serie televisive, è una commediola con poche, ma chiare idee, che si regge sulla verve di interpreti evidentemente non professionisti, ma apprezzabili nel loro verismo, confezionato con cura appena sufficiente e che inanella una sequela di situazioni piuttosto prevedibili per raggiungere l’inevitabile lieto fine: un prodotto per il piccolo schermo, in sostanza, e infatti la produzione Medusa dietro al lavoro riporta direttamente a Mediaset. Oltre agli attori centrali (Emanuela Annini, Giordano Capparucci, Matteo Panfilo, Giuseppe Rappa, Giulia Pino), in particine o camei compaiono Valerio Mastandrea, Pasquale Petrolo, Paola Cortellesi, Claudia Gerini, Stefano Fresi, Mirko Frezza e Paola Tiziana Cruciani. Un’ora e venti di intrattenimento per famiglie, senza tante complicazioni o pretese. 3/10.
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