Regia di Mino Loy vedi scheda film
La durata della vita media è raddoppiata fra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento: ciò significa che ci sono molte più persone anziane di prima e quindi molti più pensionati. Che fare di questi individui ancora attivi e capaci, ma costretti a casa senza più obiettivi nella vita?
Classe 1933, come la gran parte dei suoi coetanei Mino Loy – che qui si firma Mino Loj – mosse i suoi primi passi nel mondo del cinema grazie al cortometraggio e specialmente al corto documentaristico. Qui il giovanissimo regista si occupa di una piaga sociale relativamente recente per l’epoca: l’impressionante aumento del numero dei pensionati e le relative problematiche esistenziali; Non più curvi sotto gli anni, nei suoi nove minuti e qualche secondo di durata, affronta la questione con piglio giornalistico, sotto forma di inchiesta, aiutandosi con l’uso di voce off, qualche grafica e alcune sommarie ricostruzioni di fiction (particolarmente riuscita è quella dell’ultimo giorno di lavoro di un pensionando, salutato da tutto l’ufficio). Siamo nel 1954 e l’uso del colore non è affatto scontato, anche se per i metraggi brevi era più facile ottenerlo. 6/10.
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