Regia di Guy Ritchie vedi scheda film
A dirigere Aladdin è Guy Ritchie, regista, produttore e sceneggiatore di origine inglese. Nato a Hatfield nel 1968, Ritchie ha manifestato presto il desiderio di dedicarsi al mondo del cinema (la leggenda vuole che a far nascere in lui l'amore per la settima arte sia stata la visione di Butch Cassidy di George Roy Hill) e già nel 1995 ha mosso i primi passi dietro la macchina da presa, realizzando un corto di 20 minuti che ha attirato le attenzioni di Trudie Styler, la moglie del cantautore Sting, che ha voluto investire nel suo primo lungometraggio (destinato a divenire un cult generazionale): Lock & Stock - Pazzi scatenati. Dopo i buoni consensi ricevuti con l'opera seconda Snatch - Lo strappo, Ritchie ha conosciuto e sposato la cantante pop Madonna, toccando con lei il punto più basso della sua carriera con la direzione del fiasco Travolti dal destino. Risalendo lentamente la china, Ritchie ha ritrovato la via del successo grazie a Sherlock Holmes, in cui rilegge il mito dell'ispettore di Scotland Yard.
"Ho spesso raccontato storie con personaggi di strada che lottano per la sopravvivenza", ha sottolineato il regista. "Aladdin non è così diverso da alcuni miei precedenti lavori: è la storia di un ragazzo di strada, che è chiamato a vincere le proprie incertezze sullo sfondo di un universo colorato e magico come quello della Disney".
In Aladdin, le strade di Agrabah sono la casa di Aladdin, un giovanotto di strada che desidera lasciarsi alle spalle la sua vita di piccoli furti ed espedienti per un futuro migliore. All'altro capo della città vive invece la figlia del Sultano, la testarda e indipendente principessa Jasmine con i suoi sogni di conoscere la vita al di fuori delle agiate mura del palazzo e capire come vive il suo popolo. Il Sultano è però iperprotettivo e la sua balia Dalia sembra tenerla al guinzaglio. Per i ruoli di Aladdin e Jasmine dal 2016 la Disney ha portato avanti provini in tutto il mondo alla ricerca di qualcuno che fosse all'altezza della complessità dei due personaggi, simbolo a loro modo delle diverse personalità del Medio Oriente. La scelta è alla fine ricaduta su Mena Massoud (scelto anche per la serie Jack Ryan) e Naomi Scott (reduce da Power Rangers e prossima a Charlie's Angels). "Ciò che rende amabile Aladdin è il suo buon cuore" ha dichiarato Massoud. "Non conosce l'egoismo e il rispetto nei confronti degli altri è per lui fondamentale. Ha un animo buono, è altruista, aiuta gli altri... e, quando si innamora di Jasmine, desidera essere alla sua altezza, perdendo forse di vista la sua vera strada". A interpretare il Sultano è invece Navid Negahban (attore iraniano cooptato da Hollywood, visto anche nella serie Legion) mentre Dalia, più amica che balia di Jasmine, ha il volto di Nasim Pedrad (la Aly Nelson della serie New Girl).
Tuttavia, il Sultano desidera anche vederla sposata e individua il marito perfetto nel suo fedele e leale consigliere, il potente mago Jafar, che aspira in gran segreto a conquistare il trono. Con una storia difficile alle spalle che mostra come fosse prima di arrivare a Palazzo, Jafar ha un passato che lo mostra molto simile ad Aladdin: anch'egli ragazzo di strada, ha lavorato sodo per arrivare dov'è, sacrificando la parte buona del suo animo. Numero due per così tanto tempo, ha brama di potere ed è portato in scena da Marwan Kenzari, apprezzato in Assassinio sull'Orient Express.
Aladdin si affretta ad aiutare Jasmine quando la incontra per la prima volta al mercato, travestita da ragazza semplice. La sua bellezza e il suo carattere indomito lo incantano sin da subito, senza sapere la vera identità della ragazza che ha di fronte. Inseguendola a palazzo, finisce con l'imbattersi in una lampada magica e con il liberarne il Genio che vi vive, un essere colorato e speciale. Il Genio, per essere stato liberato, concede ad Aladdin tre diversi desideri, trasformandolo nel rispettoso principe Ali. Così facendo, Aladdin, il Genio e Jasmine, vivranno un'avventura pericolosa ma al contempo eccitante, che li porterà a ritrovare fede in loro stessi e al trionfo dell'amore. Il Genio, con i mille variegati aspetti del suo carattere, ha le fattezze del poliedrico Will Smith, il protagonista di titoli come Alì, Men in Black e Independence Day. "In Aladdin posso fare tutto quello che facevo quando ho iniziato a lavorare come attore con la serie Willy, il principe di Bel-Air: cantare, ballare, rappare, suonare e alternare momenti comici ad altri più drammatici", ha evidenziato Smith.
Il cast principale di Aladdin è poi completato dagli attori Billy Magnussen (è il principe Anders, bello ma arrogante principe che spera di sposare Jasmine) e Numan Acar (è Hakim, braccio destro di Jafar).
