Trama
Agorafobica, Anna Fox vive da sola in un appartamento di New York. Per ingannare il tempo, inizia a spiare dalla finestra i suoi nuovi vicini divenendo in tal modo testimone di un disturbante atto di violenza.
Approfondimento
LA DONNA ALLA FINESTRA: UN THRILLER/NOIR IN SOGGETTIVA
Diretto da Joe Wright e sceneggiato da Tracy Letts, La donna alla finestra racconta la storia di Anna Fox, una psicologa infantile che, agorafobica, si ritrova a spiare dalla finestra della sua casa di New York il mondo esterno. Il suo inquilino, l'aspirante musicista David Winter, che vive nel seminterrato, fa dei lavoretti in casa mentre Anna trascorre il suo tempo libero a bere vin, guardare film noir classici e controllare cosa accade nel quartiere. Quando una nuova famiglia, i Russell, si trasferisce dall'altra parte della strada, Anna fa amicizia con il figlio quindicenne Ethan e con Jane, la donna che crede essere la madre del ragazzo, prima di essere testimone oculare di un atto violento e della conseguente scomparsa della donna. Con Ethan e il padre Alistair che negano qualsiasi cosa, Anna vede le sue parole messe in dubbio anche dallo scettico detective Little. Cambiando i farmaci che prende e riducendo l'alcol che beve, Anna spera di far chiarezza su quanto visto quella sera. Quando però Alistair le presenta la moglie Jane, Anna inizia a mettere in discussione la propria lucidità mentre il suo mondo va letteralmente fuori controllo. Si sveleranno così scioccanti segreti e si capirà come nessuno è quello che sembra.
Con la direzione della fotografia di Bruno Delbonnel, le scenografie di Kevin Thompson, i costumi di Albert Wolsky e le musiche di Danny Elfman, La donna alla finestra è l'adattamento dell'omonimo best seller di A.J. Finn. Ha dichiarato il regista: "Ho voluto che la trasposizione del romanzo avesse un profondo nucleo emotivo. Molti thriller o noir, soprattutto dell'epoca d'oro, erano piuttosto oggettivi e in un certo senso freddi. La storia di La donna alla finestra è molto più emozionante della maggior parte dei gialli ed è anche molto più soggettiva. Ci sono film come La fuga con Humphrey Bogart, in cui il primo terzo del film è tutto raccontato con il solo punto di vista del protagonista. La mia idea era quella di fare un film che fosse essenzialmente soggettivo perché si tratta di un film sulla prospettiva: parla infatti dell'inaffidabilità della propria prospettiva sulla realtà. Ho cercato di esaminare di cosa parlava ogni scena per poi renderla nel migliore dei modi possibili. Molti dei miei film precedenti sono piuttosto barocchi sia per contenuto sia per forma: questa volta ho voluto fare qualcosa di più minimalista. Mi sono ispirato a Hitchcock e in particolar modo al film a colori di La donna che visse due volte: dietro a ogni sua scelta c'era una motivazione... e ciò è stato sia una sfida sia fonte di ispirazione per noi".
Il cast
A dirigere La donna alla finestra è #Joe Wright, regista, produttore e attore inglese. Nato nel 1972 da una famiglia di burattinai, Wright ha studiato Belle Arti prima di cominciare a dirigere cortometraggi e videoclip musicali fino al 1997, quando la BBC gli ha affidato la regia di una miniserie in quattro parti… Vedi tutto
Note
Da un romanzo di A.J. Finn.
Trailer
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Commenti (15) vedi tutti
Zoppicante thriller psicologico, stancante e che gioca troppo furbescamente su ellissi narrative, allucinazione e realtà della protagonista. Prova impegnativa per la volenterosa Adams che, come le è già capitato in carriera, paga script di basso livello. Sprecati interpreti del calibro di Oldman e Moore, quest'ultima quasi irriconoscibile.
commento di gerkotaQuando una non ha un cazzo da fare tutto il giorno...si fa turbe mentali dalla finestra.Zero suspence e un po' confuso,senza scomodare pellicole del passato.....simili.
commento di ezioWright si ispira ad un capolavoro, ma lui non è neanche lontanamente il Maestro. Gira a ritmo troppo elevato e con troppe chiacchiere così non c'è tensione, nè atmosfera nè coinvolgimento emotivo. Il suo filmetto passa e va senza lasciare traccia alcuna. Attori di gran livello del tutto sprecati.
commento di bombo1Una boiata terrificante che scopiazza qua e là senza mezza idea orginale. Cosa ci fa un grande attore come Gary Oldman in un sottoprodotto del genere?
commento di ClochardIl regista alla porta.
leggi la recensione completa di mckTra Hitchcock, Antonioni e Ruccello, il thriller best-price di Joe Wright non sorprende e non colpisce.
leggi la recensione completa di kinemazoneDifficile resistere alla prima mezz'ora del film: la frase che continua a girare nella testa è "ma che diamine sto' guardando?"
commento di Aiace68Brava la Adams in questo film, intensa (vedi il monologo del video prima di suicidarsi). Spiace, tuttavia, vedere relegati in ruoli molto marginali attori/attrici del calibro di Gary Oldman, Jennifer Jason Leigh e Julianne Moore.
commento di AvamaeEnnesima schifezza noiosissima targata Netflix
commento di arcarsenal79Una psicologa agorafobica che invece di fare psicoterapia, va da uno psichiatra, prende farmaci che possono addirittura dare allucinazioni e dice "non sono pazza", più i soliti americani che ancora non hanno scoperto l'uso delle tende. Castronerie a parte, la Adams è sempre brava, ma il tutto è troppo inverosimile e posso dare solo un 5.
commento di ezzo24Thriller telefonato con un colpo di scena vero (la condizione della testimone) ed uno falso (la condizione dell'assassino), bloccato da una psicosi che ne paralizza l'azione e da risibili rendez-vous a casa di un'avvinazzata 'Ragazza del treno' ferma alla finestra. L'attendibilità non è sempre figlia della lucidità.
commento di maurizio73Gli occhi della mente possono produrre immagini distorte. Scambiate per vere perchè quelle sono le verità che più ci gratificano. Questo è l'assunto che muove la trama del film, e Joe Wright la usa per dirigere un thriller "claustrofobico" dove nulla sembra essere quello che appare. Guarda al maestro Hitchcock, ma rimanendone molto a distanza.
commento di Peppe ComuneThriller psicologico, che guarda molto all'opera di Alfred Hitchcock. Non originale, ma ben costruito e con un bel carico di suspense.
leggi la recensione completa di Furetto60Gran bel film.
commento di albiclaQuesto è un grande film, già purtroppo incompreso dalla Critica. Amy Adams imbruttitasi, bravissima e fighissima nel finale coi tacchi a spillo vertiginosi o da Vertigo? La solita sventolona Julianne Moore da cardiopalma, echi depalmiani, un ottimo Gary Oldman pauroso, un magnifico Joe Wright. Io adoro questo regista, è un genio meraviglioso!
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir