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This is Maneskin

Regia di YouNuts! vedi scheda film

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La recensione su This is Maneskin

di mm40
4 stelle

Quattro ragazzini romani alle soglie della maggiore età, ma già proiettati verso un futuro da professionisti della musica: questi sono i Maneskin. In questo documentario assistiamo da vicino alle registrazioni del primo album della band, fresca del successo televisivo e del secondo posto a X-Factor e reduce da un tour in tutta Italia. Damiano, Victoria, Ethan e Thomas si rinchiudono per tre settimane in una villa-sala prove nella provincia Lombarda per dare forma alle tracce che comporranno la scaletta de Il ballo della vita.


È successo tutto talmente in fretta che a questo documentario sui primissimi Maneskin, quelli alle prese con le registrazioni dell'album di debutto Il ballo della vita (2018), è capitato di invecchiare prematuramente: nel giro di pochissimi anni la band romana ha infatti varcato i confini nazionali diventando un marchio popolare a livello mondiale. Qui, in questo This is Maneskin, vediamo i quattro pressoché diciottenni rinchiudersi in una lussuosa sala prove per tre settimane, scherzare, mangiare, giocare, dormire, fare il bagno in piscina e soprattutto mettere a posto i brani de Il ballo della vita. Come sia stato possibile un trionfo così smodato non è chiaro e a capirlo non aiuta neppure il film: per quanto già catapultati nello star system nostrano dalla popolarità televisiva di X-Factor, i quattro non sembrano avere particolari doti o qualità spiccate (il carisma del cantante è forse ciò che maggiormente può colpire); eppure sulle loro canzoni c'è poco da dire e bisogna prendere atto dell'eccellente riuscita di esse e della conquista di un pubblico via via sempre più largo. Non che i ragazzi non se lo meritino, sia chiaro, anzi: in questo film si capisce perfettamente come ce la mettano tutta per consegnare alla Sony un prodotto all'altezza delle ottime aspettative nutrite nei loro confronti; tuttavia l'idea che una casa discografica investa così tanto – e verrà ripagata, eccome! – su un quartetto di ragazzini apparentemente qualsiasi, nel 2018 sembra davvero assurda. Una scommessa vinta, insomma, come è stata quella dei due Younuts! (Niccolà Celaia e Antonio Usbergo) nel dirigere questo lavoro. Che, sia inteso, difficilmente può risultare fruibile per chi non è dichiaratamente un fan della band. 4,5/10.

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