Regia di Chuck Jones, Phil Monroe vedi scheda film
Simpatica antologia di cartoni animati dei Looney Toones introdotta da un Bugs Bunny che ci accoglie in una elegante villa hollywoodiana. Ospiti speciali Duffy Duck (che gli ruba la scena), Will Coyote e Beep-Beep.
Una visita nella villa multimiliardaria di Bugs Bunny, che ci accoglie come ospiti graditi con succhi di carota ghiacciati serviti su bicchieri di champagne, è la scusa per presentare una simpatica antologia di cartoni animati dei Looney Toones. Bugs Bunny non è il mio personaggio Warner preferito, a me piacciono Duffy Duck, gatto Silvestro e Will Coyote, però devo dire che questo film ad episodi è fatto bene, quasi una sorta di "BUON COMPLEANNO TOPOLINO" in versione coniglio. L'ho visto tante di quelle volte sulle emittenti private (intero, o a pezzi) che, ormai è nel mio DNA. Superlativo, soiprattuto, grazie alle comparsate di Duffy Duck, compagno d'avventure di Bugs che, spesso, gli ruba la scena per via del fatto che è uno papero sfigato. Fra i momenti più memorabili, il primo episodio di "DUCK DODGERS", l'alter-ego di Duffy del futuro che fa il verso all'eroico astronauta dei fumetti Buck Rogers, Duffy che prova a convincere il porcellino Pallino, vestito da frate, che è Robin Hood, la corrida di Bugs Bunny e Bugs che scopre con Duffy la caverna dei 40 ladroni della fiaba. Ci sarebbe spazio anche per Beep-Beep e Will Coyote e Pepè la puzzola, ma questo è un film soprattutto di Bugs e di Duffy e ciò basta a renderlo un mito (mancano all'appello solo Titti, Silvestro, la nonna e il diavolo della Tazmania, ma quasi non si nota la loro assenza). Il film ha due doppiaggi, il primo del 1979 e il secondo, del 1999, più fedele alla versione originale nelle battutte, ma non nelle voci italiane, visto che per me quelle del 1979 rimangono imbattibili, e, quindi, per una volta, si provi davvero a scegliere il doppiaggio infedele, con Nino Scardina (Bugs Bunny) e Franco Latini (Duffy Duck), due giganti del doppiaggio animato degli anni'70 e '80 che fanno a gara in bravura. Grandioso incipit che inizia dall'età della pietra fino ai giorni nostri.
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