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Stop a Greenwich Village

Regia di Paul Mazursky vedi scheda film

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La recensione su Stop a Greenwich Village

di bradipo68
8 stelle

Basta !Vado a vivere da solo.Questo è quello che dice Larry il protagonista di questa commedia di formazione e vero e proprio alter ego del regista Mazursky che narra vicende in larga parte autobiografiche.Il suddetto Larry 24enne senza arte e senza parte(termine clazante perchè lui nella vita vuol fare l'attore)va via da casa dove lascia una madre chioccia che cerca di dominarlo e si ostina a trattarlo sempre come un bambino in età prescolare e un padre realmente succube di siffatta donna.Lascia Brooklyin e va a vivere nel quartiere degli artisti il Greenwich VIllage dove frequanta una scuola di recitazione e si fa una cerchia d'amici molto composita in cui c'è la maniaca suicida(salvata chissà quante volte),c'è il cinico gaudente,c'è l'omosessuale nero che maschera la sua emarginazione con un ostentata gaiezza e c'è anche la sua ragazza che non esita a tradirlo o ad abortire quando rimane incinta.E lui lavora a una specie di fastfood vegetariano a frullare ortaggi,riceve saltuariamente le visite della madre(letteralmente da incubo)fino a che trova il provno giusto e finalmente arriva la telefonata giusta...Mazursky offre un efficace e colorita descrizione d'ambiente,offre una descrizione di questo gruppo di amici senza tante menate sociologiche e soprattutto mette sotto il riflettore il candore del protagonista Larry,uno a cui sembra che rimbalzi tutto addosso,sempre col sorriso anche quando gli succedono le cose peggiori,sempre col suo sennse of humour a cercare di sdrammatizzare tutto.E non a caso è l'unico realmente premiato....Complimenti vivissimi al titolista italiano che riesce nello storpiare e svuotare di qualsiasi senso il titolo originale....

Su Lenny Baker

il protagonista,attore di grande bravura

Su Shelley Winters

irresistibile

Su Ellen Greene

non male

Su Lois Smith

ok nella parte della maniaca suicida

Su Paul Mazursky

magari qualche cosa è tirata un po'per le lunghe ma questo film alla fine conquista con la sua semplicità

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