Regia di Joe D'Amato vedi scheda film
Un convento di suore è infestato da presenze sataniche e la madre superiora convoca un potente esorcista. Nel frattempo però le sorelle, abituate a incontri carnali tra di loro, scoprono il sesso con gli uomini e la situazione degenera completamente.
Un film scritto da Tom Salima (anche se si suppone che peschi vagamente qualcosa da La monaca di Diderot), con la fotografia di Aristide Massaccesi e la regia di Joe D’Amato: tre pseudonimi dietro i quali si cela la stessa persona, all’anagrafe Massaccesi, cineasta dotato di uno sguardo visionario e di una pulizia formale non comuni, perennemente dedito al ‘genere’ e spesso sconfinante nell’erotismo più o meno spinto. Immagini di un convento è una pellicola, come andava di moda ai tempi (1979), uscita in due versioni: softcore e hardcore; la differenza sta naturalmente nel montaggio: con le scene pornografiche la seconda, senza la prima. Attualmente in rete è recuperabile la prima e c’è di che rimanere allibiti nell’osservare che la censura ha tagliato le penetrazioni ma non la fellatio che compare in una scena: un dettaglio inquietante sul permissivismo nei confronti del sesso orale o più semplicemente un errore di valutazione (magari anche di chi in seguito ha caricato il film in rete)? Qualunque sia la risposta, da un’opera del genere non possono comunque scaturire domande più interessanti: ben fotografato, d’accordo, diretto con cura e corredato delle ispirate musiche di Nico Fidenco, ma Immagini di un convento rimane un filmetto erotico di nessuno spessore narrativo appartenente al breve, ma intenso filone del cosiddetto nunsploitation, vale a dire pellicole ambientate nei conventi di suore: l’unico di tale sottogenre firmato dal pur prolifico D’Amato. 2/10.
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