Regia di Paolo Frajoli, Gianni Siragusa vedi scheda film
Una serie di coppiette, appartatesi all'aperto, viene uccisa nei dintorni di Firenze. La polizia brancola nel buio.
La tragedia reale, quella del mostro di Firenze, diventa disastro artistico sullo schermo: e non tanto – o non solo per limiti produttivi e di messa in scena, ma anche per una serie di sfortunate coincidenze che portarono alla sospensione della lavorazione di Tramonti fiorentini, nel 1986, con Gianni Siragusa come regista, e al ripescaggio di quel materiale per le riprese di una seconda pellicola, rimaneggiamento della prima, a opera di Paolo Frajoli e intitolata, cinque anni dopo, 28° minuto. Due titoli piuttosto distanti e francamente poco incisivi, tanto è vero che nel mentre fu proposta anche una terza versione, quella nota come Quel violento desiderio, titolo stavolta decisamente più spinto verso i contenuti e perciò più chiaro, ma forse ancora troppo crudo. Il problema principale è naturalmente che il film è poca cosa: un giallo-thriller raffazzonato sulle orme del mostro di Firenze, che accenna ripetutamente a quei terribili fatti di cronaca, all'epoca vivi più che mai nell'immaginazione del pubblico, senza però approfondire il discorso e preferendo sterzare il racconto in modo netto verso la storia di fantasia. La sceneggiatura risulta accreditata a Frajoli e a Francesco Panfili; pur meno grossolana di quanto si potrebbe pensare, di certo non si potrebbe comunque definire un raffinato congegno ad alto tasso di suspence. Tra gli attori: Christian Borromeo, Corinne Clery, Mimmo Palmara, Paul Muller, Marzio Honorato e Antonella Sperati. Per Frajoli questa rimarrà l'opera prima e ultima. 3/10.
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