Trama
Louis Creed, la moglie Rachel e i due figli Gage ed Ellie si trasferiscono in una casa di campagna nei pressi di un misterioso cimitero per animali, intorno a cui si rincorrono racconti e leggende. Quando una tragedia improvvisa colpisce la sua famiglia, Louis si rivolge al suo bizzarro vicino, Jud Crandall, portandolo a commettere azioni che scateneranno malefiche conseguenze.
Approfondimento
PET SEMATARY: IL CIMITERO VIVENTE DI STEPHEN KING
Diretto da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer e sceneggiato da Jeff Buhler, Pet Sematary racconta la storia di Louis Creed, un dottore che si trasferisce da Boston alle campagne del Maine con la moglie Rachel e i due figli Ellie e Gage. Poco dopo l'arrivo, vicino alla sua nuova casa e nascosto nel profondo dei boschi, scopre un misterioso cimitero che ha origini lontane nel tempo. Quando il gatto di famiglia muore investito da un camion, Louis si rivolge all'enigmatico vicino di casa Jud Crandall, scatenando così una reazione a catena dalla terribili e malefiche conseguenze.
Con la direzione della fotografia di Laurie Rose, le scenografie di Todd Cherniawsky, i costumi di Simonetta Mariano e le musiche di Christopher Young, Pet Sematary si basa sull'omonimo romanzo scritto dal maestro dell'horror Stephen King. Pubblicato nel 1983, il romanzo ha appassionato intere generazioni di appassionati di tutto il mondo per la capacità di esplorare uno dei temi più affascinanti per l'uomo: la morte. Al tempo stesso commovente, pietrificante e impossibile da dimenticare, la storia della famiglia Creed è una parabola oscura e terrificante sull'amore e sulla perdita. Trasposto già una volta al cinema nel 1989 (Cimitero vivente), il lavoro di King tratta dunque di temi senza tempo che hanno spinto il produttore Lorenzo Di Bonaventura a un nuovo adattamento cinematografico. Ha sottolineato lo stesso: "Abbiamo voluto rimanere fedeli al testo originale del romanzo. Ho già trasposto un lavoro di King (1408) e sono un grande fan degli horror psicologici. Pet Sematary è una storia emozionante che esplora in maniera profonda come affrontiamo la morte e il dolore per essa. La cosa più difficile è stata individuare i registi in grado di affrontare il romanzo. Fortunatamente, ho avuto modo di vedere il lavoro precedente di Kölsch e Widmyer, Starry Eyes, un film surreale da morire e di rimanerne affascinato".
Alle parole di Bonaventura fanno eco quelle dei due registi: "Quando abbiamo saputo di un nuovo adattamento di Pet Sematary, abbiamo fatto di tutto per dirigerlo. Non è stato però facile. Abbiamo dovuto presentare la nostra visione della storia ai produttori diverse volte e abbiamo dovuto convincerli della nostra visione, basata sul romanzo e non sul lungometraggio del 1986: abbiamo ripreso cose che nel libro c'erano e che in quel film mancavano. Abbiamo conservato l'umanità dei personaggi di fronte agli elementi soprannaturali, una costante nel lavoro di King. Avevamo letto il romanzo sin da ragazzini e su una cosa eravamo convinti: rappresentare al meglio la volontà di un padre, disposto a fare l'impensabile per salvare la propria famiglia".
Il cast
A dirigere Pet Sematary sono Kevin Kölsch e Dennis Widmyer, filmmaker originari di Long Island che lavorano insieme da oltre 20 anni. Sono particolarmente noti per aver presentato nel 2014 all'SXSW Festival Starry Eyes, surreale lungometraggio che in breve è diventato un horror di culto. Negli anni seguenti, hanno… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
Remake di un classico dell'horror di cui non si sentiva la necessità, ma che tuttavia riesce a coinvolgere pur conoscendo la trama, grazie alle atmosfere cupe e morbose, a qualche spunto nuovo e alla impressionante bravura degli attori più giovani.
commento di Fanny SallyUno dei più brutti remake di sempre. Diretto da due promesse (Starry eyes) che abbandonano qui il loro talento, in buona parte azzerato dal limitante mondo delle majors americane. Quando si dice che la pubblicità è l'anima del commercio: prova ne è il risultato al box office di Pet sematary edizione 2019, lanciato da un buon battage promozionale.
leggi la recensione completa di undyingLa trasgressione all'ordine naturale della vita da' sempre...cattivi frutti. 'The Family of the Vourdalak', rivisitato da King, nell'ennesima riduzione cinematografica che non lesina una tesi ricattatoria (i figli... so' pezzi 'e core), una profanazione illogica ed un happy-bad-end finale formato famiglia.
commento di maurizio73Un pessimo horror venuto fuori da una delle migliori opere di King.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti