Regia di Oriol Paulo vedi scheda film
Il regista di Contratiempo, Paulo Oriol, non smentisce la voglia di stupire ed intrecciarci la vita. Durante la tormenta enuncia con naturalezza il principio del battito d’ali di farfalla, quella minuscola alterazione d’aria che può creare tempeste all’altro capo del mondo.
Nel caso specifico i due capi interessati sono spaziotemporali, e lo sconquasso è nel girovagare tra passato e futuro, con un intervallo di circa 25 anni, dove amori, malefatte e sorprese si accavallano freneticamente, ma la perizia di Oriol non è solo nel creare caos ma soprattutto nel ripristino degli svariati contraccolpi, salvando capra e cavoli.
Ovvi i riferimenti al mitico Frequency e gli omaggi citazionistici a tutto un cinema di genere, primo fra tutti Ritorno al futuro, in una carambola di causa/effetto che mischia le carte mirabilmente lasciando allo spettatore sbrogliare la matassa.
Un film che ognuno, comunque, accoglie e somatizza a proprio uso e consumo; io personalmente, fan del genere, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla contortitudine del plot, amo ritrovarmi a carpire cosa e come sta succedendo, scovare indizi, anticipare le conclusioni, uscire dai dedali emotivi.
E Oriol riesce a trasmettermi tutto questo.
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