Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
Un corto che lascia varie perplessità.
Cortometraggio del grande Chaplin che lascia un po' basiti. Qua, infatti, lui è sostanzialmente una brutta persona. Come al solito, è ai margini della società e sempre senza un soldo. Lavora in un cantiere edile del tempo (i gag più divertenti, quello con il montacarichi); è sposato con una specie di virago (l'amore tra i due pare non esserci mai stato), alla quale cerca, inutilmente, di nascondere i soldi guadagnati. Soldi che peraltro, come da antica tradizione (leggi Germinal, di Zola, ad esempio) servono soprattutto per disfarsi di alcool. Il Nostro, infatti viene fatto vedere che passa tutta la notte vagando, da solo o con amici, ubriaco fradicio, mentre la moglie dorme a casa, con tanto di mattarello a portata.
L'altra scena interessante, direi storicamente, è l'assalto ai tram, con molta gente aggrappata fuori dal mezzo; un po' come spesso capita di vedere oggi in immagini provenienti ad esempio dall'India (vabbè, là anche sui tetti): un'istantanea degli USA anni Venti, rivista in altre opere del tempo, dunque forse non così lontana dalla realtà.
Il filmetto non suscita risate, a volte fa sorridere, ma più che altro, spiazza. Fu uno dei lavori arretrati che Chaplin doveva First National, ora era pronto per spiccare il definitivo volo come indipendente. Fu poi uno dei cortometraggi preferiti dallo stesso Chaplin...ma guarda un po'.
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