Film low budget mediocre di un artigiano d’adozione spagnola che ha cavalcato vari generi tra cui l’horror.
Un gruppo di turisti, in seguito al malore dell’autista della corriera, rimangono isolati lungo una strada abbandonata. Decidono quindi per la notte di rifugiarsi nel villaggio più vicino apparentemente disabitato che ha ben poco di ospitale.
Film serioso che involontariamente cade nel ridicolo in certi fotogrammi come la trasformazione della vampira che è poco nuda e neanche troppo stuzzicante.
Location di turno rurale che sembra una piccola Matera bombardata e cast ormai in declino con comparse che sembrano essere usciti dall’archivio storico dell’ istituto Luce.
La regia sembra ispirarsi alla Hammer di Fisher per il gotico ed a Baker e Francis per il sexy vampire ma l’esperimento non va a buon fine anche per una colonna sonora che risulta sgradevolissima e imbarazzante. In aggiunta Klimovsky mette nel “piatto” anche gli zombi-non morti senza denti in modalità servitù-vodoo della regina vampira.
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