Regia di Magdalena Lazarkiewicz vedi scheda film
13° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
Ulka è una ragazzina di quartiere che aspira a divenire cantante. Il suo sogno di gloria e notorietà viene tradito da un rapimento da parte di sfruttatori che la costringono a prostituirsi.
La incontriamo in fuga, malmenata e in preda al panico, mentre riesce a far ritorno in famiglia.
A casa, nella sua famiglia cattolica e intollerante, la sua situazione viene più colpevolizzata che compresa, e la ragazza, anziché circondata dacaffetto, viene chiusa a chiave in camera, trovando solo la complicità affettuosa del fratellino più piccolo.
A poco serve il sostegno morale della sua bizzarra insegnante di canto, donna dipendente dall'alcol e per questo considerata responsabile della terribile disavventura della ragazza.
Ma quando l'inconciliabilita' con la famiglia diventa palese, e Ulka si riduce ad un solo motivo di vergogna e perdizione dalla retta via, sarà proprio la integerrima madre a provvedere a liberarsi della figlia... e nel peggiore dei modi.
Back Home ci restituisce un cupo ritratto di una società polacca chiusa in se stessa e soggiogata da una devozione cristiana che chiude le menti e acuisce un ottuso senso di colpa in grado di condizionare anime insicure e poegate verso una devozione verso il senso di colpa e il tentativo vano si espiazione.
La regista polacca Magdalena Kazarkiewicz filma molto bene seguendo gli attori lungo i corridoi di una intimità domestica viziata dal senso di obbedienza e di colpa, ed esalta il disagio che si crea tra le mura di un nido familiare imbarbarito e crudele, ma formalmente in grazia di Dio.
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