Regia di Kyzza Terrazas vedi scheda film
13° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
Cosa di fa un ex pugile messicato dei pesi medi o leggeri, confinato in una landa finlandese perennemente o quasi affogata tra gelo e buio senza soluzione? Impareremo a capirlo, o comunque a trovare una spiegazione che ha indotto il buon pugile - che vediamo disperarsi inconsolabile negli spogliatoi ad inizio film - a ritirarsi e a fuggire dal suo ambiente di lavoro, dal suo paese, cambiando continente.
Rimasto nell'ambiente del pugilato ed assunto come allenatore in una palestra, l'uomo verrà indotto a tornare a combattere per cercare di dare aiuto alla figlia e ad una moglie che, con la sua fuga repentina, egli ha praticamente abbandonato al loro destino.
Ma il nuovo mondo, la spcietà completamente differente che ora lo ospita, non è poi così diversa dal mondo corrotto nel quale egli, ingenuamente ma con tutto se stesso, aveva tentato di farsi un nome, una carriera, rischiando di suo e tenendosi distante dalla corruzione e dagli inganni.
Bayoneta è un film che riesce ad appassionare, a farsi voler bene nonostante la mestizia e il rifiuto di ogni appeal o tentazione di concedere allo spettatore eìdei sollievi narrativi, che invece qui mancano del tutto a favore di una schiettezza ed un realismo esemplari, ma che non rinunciano ad un epica drammatica in grado di disegnare un piccolo controverso eroe che si impara ad apprezzare non appena lo si conosce a fondo nella integrità disarmante ed imprevedibile che lo muove e lo rende eroe atipico e fuori dagli schemi.
Opera seconda del bravo regista messicano Kyzza Terrazas, il piccolo film presenta un cast non trascurabile con due attori piuttosto noti come Brontis Jodorowski e la bionda Laura Birns che affiancano il valido protagonista, Luis Gerardo Méndez, perfetto con il suo volto scavato e tutto angoli, il suo corpo nervoso e teso, muscoloso senza per questo essere fuori dalla normalità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta