Regia di Robert Sedlácek vedi scheda film
Un film di Robert Sedlácek, ambientato nell' Ungheria del 68. Analizza gli ultimi sei mesi di vita e la drammatica storia di un ragazzo, studente preparato e colto che non accetta l'aggressione e occupazione dell'esercito russo nel 1968 e diventa torcia umana: Jan Palach appunto, rimasto nella storia per un gesto da alcuni definito coraggioso, da
Un film di Robert Sedlácek, ambientato nella cecoslovacchia del '68 e 69.
Analizza gli ultimi sei mesi di vita e la drammatica storia di un ragazzo, studente preparato e colto che non accetta l'aggressione e occupazione dell'esercito russo e diventa torcia umana: Jan Palach appunto, rimasto nella storia per un gesto da alcuni definito coraggioso, da altri folle.
Il film indugia sulla vita semplice, ma politicizzata del ragazzo, le sue abitudini, la fidanzata poliomelitica, l'università, una madre invasiva, ma non coinvolge mai del tutto lo spettatore fino al momento finale della tragedia. Un aserie di banalità quotidiane sminuisce infatti la tensione dello spettatore e poteva invece essere un crescendo di emozioni.
Rimasto nella storia, diede l'esempio, anche ad altri giovani che, successivamente, seguirono la sua idea e la scelta di morire per il paese e la libertà.
La pellicola è troppo lenta e non rende la tempo stesso in profondità l'atmosfera politica, le contraddizioni del sistema, i perchè dell'occupazione, rimanendo così in superficie sulla vita quotidiana del ragazzo che non ha molto di speciale, tolto il suo amore per le lingue e lo studio.
Forse è più un omaggio alla grande anima della persona che una vera opera d'arte.
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