Espandi menu
cerca
Skin Creepers

Regia di Ezra Tsegaye vedi scheda film

Recensioni

L'autore

undying

undying

Iscritto dal 10 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 129
  • Post 42
  • Recensioni 3014
  • Playlist 58
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Skin Creepers

di undying
5 stelle

Un porno horror senza sesso, che non fa paura. Esordio in regia di un buontempone che, prendendosi in giro da solo, si diverte a fare altrettanto con il pubblico girando una parodia a bassissimo budget. Il giochetto colpisce nel segno, attirandosi le simpatie dei giudici di qualche festival specializzato.

 

locandina

Skin Creepers (2018): locandina

 

I fratelli Jensen, con la loro fallimentare casa di produzione Botchco film, decidono di girare (con una macchina fotografica, nemmeno Reflex!) un porno a sfondo horror ingaggiando alcune prostitute ed una celebre attrice hard di nome Sasha Blue (Barbara Prakopenka). Per risparmiare sul budget finiscono per girare in uno stabile abbandonato, mentre affittano una camera d'hotel per la star Sasha. Sfortuna vuole che, a seguito di un convegno di parapsicologia tenuto nel 1976, proprio in quella stanza era stato tentato un esorcismo, malfinito con il decesso di quattro persone. E con il demone che si è rintanato in un quadro, lì restando per oltre 35 anni. Aspettava, per uscirne fuori, la perversa Sasha, che infatti manifesta fin da subito i sintomi di una possessione. Dopo che la porno attrice -durante il primo ciak- ha strappato un labbro alla partner, i due registi si danno alla fuga per evitare le ritorsioni del magnaccia Laderkalle (Thomas Schmuckert) e finendo per riportare Sasha nella stanza maledetta dell'hotel. In loro soccorso giunge un esperto di paranormale, testimone degli eventi accaduti in passato.

 

Barbara Prakopenka

Skin Creepers (2018): Barbara Prakopenka

 

Un burlone di nome Ezra Tsegaye, in Germania, riesce a coronare il desiderio di debuttare in regia, dopo aver girato svariati cortometraggi. Perchè burlone? Perchè con 50.000 euro riesce a beffare critica e pubblico realizzando, sotto falsa veste da film horror, una parodia del genere. Parodia che, a suo modo, funziona anche. Diverte, questo Skin creepers, grazie alla presenza di sfavillanti effetti in computer grafica e alle folli ambientazioni (il magnaccia Laderkalle alla fine si trova all'Inferno, ovvero circondato da sfondo rosso con grida dei dannati in sottofondo).

 

Barbara Prakopenka, Dieter Landuris

Skin Creepers (2018): Barbara Prakopenka, Dieter Landuris

 

Pure se sono presenti un paio di scene che potrebbero turbare i più indisposti all'horror, resta un film girato per gioco, da un regista che si (e ci) prende in giro, consapevole di realizzare una gran scemata. Che vale per quel che è, nonostante la cieca e poco obiettiva accoglienza critica che ha ricevuto.

 

Barbara Prakopenka, Annika Strauss

Skin Creepers (2018): Barbara Prakopenka, Annika Strauss

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati