Regia di Don Bluth vedi scheda film
I cartoni animati, una volta, erano parlati. Ora sono cantati e i bambini si trovano avvolti da musiche e voci alla melassa. Don Bluth e Gary Goldman, con il loro Thumbelina (Pollicina), seguono l'andazzo per raccontare di un'adolescente in miniatura, delle dimensioni di un pollice, nata da un seme d'orzo. Anziché fare compagnia alla donna sola che l'ha voluta con una magia, Pollicina s'innamora di un principe alato delle sue dimensioni. Sta per sposarlo, ma viene rapita e deve affrontare molte disavventure prima di coronare il sogno nuziale. Anche lo spettatore è partecipe di questi imprevisti che si susseguono per un'ora e mezza, prevedibili, ripetitivi e fuori tempo: nel senso che i batticuori di un'adolescente non avvincono i maschietti che s'incantano ancora coi cartoni animati; e che i cartoni animati non avvincono più le adolescenti che fremono per le storie d'amore. Quanto ai genitori, dopo un quarto d'ora, avvertono un senso di soffocamento, giusta punizione per chi porta i figli a vedere film così, tecnicamente perfetti e pneumaticamente vuoti.
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