Regia di Neil Marshall vedi scheda film
Portato nel nostro mondo da un esperimento bellico nazista, il demone Hellboy fa parte di un'organizzazione denominata Bureau Of Paranormal Research And Defense, con sede negli U.S.A., la quale si occupa di indagini su fenomeni paranormali e contrasto alle minacce che ne possono derivare. E' inviato in Inghilterra, dove, con la collaborazione di una creatura dalla testa di cinghiale chiamata Gruagach, la strega Nimue riprende potere e si prepara ad una feroce vendetta contro il genere umano, che lei ritiene responsabile della soppressione delle creature fantastiche. Ispirato all'omonimo personaggio dei fumetti e preceduto da altri due film con il medesimo protagonista, quest'opera non è un loro seguito, bensì una "rilettura", sebbene la sceneggiatura non presenti i personaggi - con l'eccezione di Nimue, cui è dedicata l'introduzione, e di Hellboy - e pertanto si ha l'impressione che questo film sia l'episodio avanzato di una saga. E' questo un appunto che mi sento di riservare all'opera; chi non conosce il fumetto - come me - può trovare un'iniziale difficoltà di comprensione. Nonostante ciò, la trama si evolve con assoluta linearità, ed arriva a conclusione senza particolari colpi di scena. La peculiarità del film è il suo spirito dissacarante; il regista getta in un calderone elementi della saga arturiana, del "nazismo esoterico", e dell'immaginario fantastico in genere, privandoli della loro "aura" di mistero e rendendoli funzionali ad uno stile narrativo estremamente vivace e caotico. Il racconto procede tra dialoghi ironici, battute pungenti e ricche di volgarità, scene splatter, sequenze d'azione serrata; il tutto accompagnato da una colonna sonora martellante. Le creature fantastiche non brillano per originalità. Particolarmente simpatico mi è risultato lo sboccatissimo "cinghialone", colmo di risentimento verso Hellboy, che gli avrebbe negato la possibilità di essere un umano, condannandolo ad un'esistenza di mostrusa emarginazione. I personaggi non hanno molto approfondimento. Hellboy è una figura fantastica, ma animata di sentimenti realistici, inerenti il suo rapporto con il padre adottivo - uno dei leader del B.P.R.D. - e la sua natura di ibrido umano / mostro, cosa che lo rende pieno d'interrogativi circa lo schieramento da sostenere. L'evidente malvagità dell'antagonista, la quale tenta di far leva sulla comune appartenenza al novero delle creature magiche, per convincerlo a combattere con lei, tuttavia, lo convince a non abbandonare la sua "umanità". Non posso far confronti con i due precedenti film dedicati ad Hellboy, ho visto solo il primo, poco dopo l'uscita e non ne ricordo molto. Non ho riscontrato particore spessore contenutistico in quest'opera; alcune tematiche interessanti rimangono appena accennate, ed i personaggi sono stereotipati. Mi sono però divertito grazie ai dialoghi ed alle scene d'azione.
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