Regia di Phaim Bhuiyan vedi scheda film
Il ventiduenne Phaim, di origini bengalesi, ma di fatto romano di Torpignattara, s'innamora, ricambiato, di una ragazza italiana, entrando così in conflitto con i dettami culturali e religiosi della sua famiglia.
Chi dovesse aspettarsi una pellicola di denuncia sociale, resterà deluso: Bangla è una leggera storiella romantica, un po' nel solco della commedia anglo-pakistana, che sceglie di lasciare (molto) sullo sfondo le tensioni che accompagnano la difficile integrazione degli immigrati in Italia, preferendo concentrarsi su una rappresentazione edulcorata e un po' favolistica del quartiere romano di "Torpigna", diviso in egual misura "tra stranieri, hipster e vecchi". Il risultato, che pur lodevolmente cerca di sfuggire agli stereotipi di un tema che ogni giorno è dipinto a tinte fosche da certa propaganda di destra e, in senso contrario, cavalcato a sinistra, è tutto sommato gradevole, ma talmente impalpabile da annoiare rapidamente.
Un'insostenibile leggerezza: 4/10.
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