Regia di Quarxx vedi scheda film
Simon Dormel (Jean-Luc Couchard) vive in una casa vecchia e malsana tra i campi, impegnato a curare, nei momenti in cui non è impegnato in fabbrica, la sorella Estelle (Mélanie Gaydos, modella di fama dai connotati molto particolari e sin un po' inquietanti) che si trova semi-paralizzata a letto, con la testa orribilmente sfigurata a causa di un incidente occorso in gioventù mentre col.fratello.giocavano con un ordigno non custodito del genitore.
L'uomo, oltre a questo dilemma che lo coinvolge a causa dei sensi di colpa che prova per aver messo in mano la pistola alla sorella, si convince anche di essere stato, sempre da bambino, rapito dagli alieni, diventando il loro emissario e punto di riferimento per le operazioni di colonizzazione del pianeta, che peraltro l'uomo considera come imminenti.
La situazione gli sfugge di mano quando alcune irregolarità emergono al lavoro e quando una assistente sociale fa una incursione a sorpresa per accertarsi delle condizione della donna posta sotto la tutela del fratello.
Primo lungometraggio del regista francese conosciuto con lo pseudonimo di Quarxx, e tratto da un suo originale cortometraggio espanso e dettagliato in molte sfaccettature non adatte ad una versione breve, Tous les dieux du ciel è un film che da una parte intriga e dall'altra fa anche soffrire sadicamente lo spettatore, sottoponendolo a scene di violenza che la storia tragicamente rende prevedibili da parte dello spettatore, salvo poi stupirlo quando i fatti repentinamente vengono a materializzarsi.
L'arma in mano alla ingenuità dell'infanzia si intuisce porterà verso la tragedia, così come il rapporto quasi morboso di aiuto tra fratello problematico e psicologicamente stressato e labile e sorella instabile e ferita, lasciano inquietudini e disagio su chi si perde lunga una vicenda intricata e sanguigna che ha il suo centro focale nella interazione che tiene in vita, nonostante tutto, due fratelli disagiati e sconvolto psicologicamente.
Quarxx dirige con cura e rispetto di una suspence crescente, senza lesinare scene di violenza e di sangue, e centellinando spiegazioni e chiarimenti fino ad un epilogo che accumula eccessivamente materiale e genere, per riuscire a soddisfare la inevitabile sete di risposte che il pubblico finisce quasi per pretendere.
Nonostante ciò il film, un po' una via di mezzo tra il genere fantascientifico e quello horror, convince ed appare girato con gran perizia, portando avanti con orgoglio e dignità il buon nome di un cinema d'autore transalpino che sa rivelarsi originale e trascinante,anche quando non tutto fila liscio.
Inevitabile che Quarxx si aggiunga all'elenco dei nuovi registi da tenere sott'occhio, almeno quanto risulta inevitabile che si nutrano grandi aspettative per il suo ultimo progetto sospeso tra la vita e la morte, non a caso intitolato Pandemonium (2023), già uscito nelle sale francesi, ma ad oggi fuori da ogni mira di sfruttamento in sala italica, per quanto in ns. conoscenza.
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