Regia di Assaf Bernstein vedi scheda film
Trama trita, ritrita, scontata e banale; film simile ad altre mille pellicole: Sisters (1972) con Brian de Palma, E' arrivato mio fratello (1985) con Renato Pozzetto che interpreta due gemelli uno playboy e sicuro di se l'altro insegnante che si fa prevaricare in testa da cani e porci, La metà oscura (1991) di Romero ispiarata dal romanzo omonimo di Stephen King, Il cigno nero (2009). Impossibile non aver capito tutto dopo un quarto d'ora scarso. Alcune scene sono di cattivo gusto, l'eros viene sfruttato male e la fotografia sembra un quadro di Pierrot. Però c'è un però, il cast regge molto bene il film, sopratutto India Isley la bella figlia venticinquenne di Olivia Hussey la Giulietta di Franco Zefirelli, la bella India dimostra di essere un'ottima attrice forse un pò sprecata per un film più adatto alla televisione che al cinema. A tratti il film fa un pò paura, tuttavia è uno dei tipici horror dove dietro la spiegazione paranormale c'è una spiegazione molto più aderente alla realtà:''la protagonista del film è totalmente pazza, la protagonista del film è schizofrenica e dovrebbe essere chiusa in un manicomio.''Anche per questo film come per il ''cigno nero'' credo che la protagonista sia una schizofrenica con sdoppiamento di personalità, l'orrore sta nell'entrare negli abissi di una mente malata, malattia mentale causata in questo caso da un orribile segreto di famiglia. Voto al film: 6 e mezzo.
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