Regia di Marielle Heller vedi scheda film
Per quanto vorremmo con tutte le nostre forze vivere serenamente, non sempre le cose vanno come previsto. Prima o dopo, chiunque – anche chi apparentemente ha una vita perfetta - incappa in errori che, qualora non affrontati frontalmente, producono ripercussioni destinate a trascinarsi negli anni, degenerando.
In casi del genere, solo un evento inatteso può invertire una rotta segnata dal tempo.
Nonostante tutto, non è mai troppo tardi per metterci una pezza e l’occasione propizia può sopraggiungere quando meno te lo aspetti, anche quando la deadline sta bussando alla tua porta.
A beautiful day in the neighborhood è un biopic atipico. Infatti, se da un lato il personaggio noto è ben presente, il piedistallo finisce per essere occupato dalla sua controparte. Per una volta, a fare la differenza non è il soggetto, in quanto tale, bensì l’apporto benefico generato sulla vita altrui.
Lloyd Vogel (Matthew Rhys) è un giornalista sgradito, felicemente sposato con Andrea (Susan Kelechi Watson) e da tempo immemore ai ferri corti con suo padre Jerry (Chris Cooper).
La sua vita prenderà una piega inaspettata quando, incaricato dalla rivista Esquire, intervista Fred Rogers (Tom Hanks), un popolare personaggio televisivo.
Andando oltre agli stringenti tempi prestabiliti, tra i due nascerà un rapporto fruttuoso e quella che doveva essere una semplice toccata e fuga darà frutti inaspettati.
Un amico straordinario (2019): Tom Hanks, Matthew Rhys
Ispirato a una storia vera, A beautiful day in the neighborhood è un feel good movie, ma con attributi e valori diversificati, che riescono a scalfire la corazza epidermica, creando un sincero coinvolgimento.
Dunque, la regista Marielle Heller passa dalle stalle di Copia originale alle stelle, in questo caso determinate da Fred Rogers, un personaggio di successo, un uomo d’altri tempi (un prototipo di cui abbiamo perso lo stampo), un conduttore televisivo adorato dai più e considerato melenso dalla restante parte.
Fortunatamente, non siamo al cospetto del consueto canovaccio dipinto a suon di rosa e fiori, bensì dalle parti di un infuso basato sull’impatto dei comportamenti, finendo per spostare il focus su Lloyd Vogel.
Volendo ben vedere, anche sotto questo punto di vista, le biforcazioni sono (arci)note, ma è il tratteggio complessivo a creare uno scarto positivo.
Di fatto, la presenza rassicurante di Fred Rogers va oltre il perbenismo assicurato dallo schermo televisivo e le apparenze associate trovano sfogo nella realtà. Così, l’interesse per il prossimo passa dalla carta ai fatti, dal frangente pubblico ci si addentra con piglio propositivo in quello privato, dalla facciata si va a scavare sotto la coltre delle esperienze individuali, estrapolando macigni.
In questo modo, viene a costituirsi un percorso esistenziale, con sentimenti estirpati dalla guaina del pudore, comuni ma sventagliati con franca sincerità, germogliando sulle debolezze.
Un’impostazione che si avvale di due protagonisti in forma smagliante. Tom Hanks è praticamente perfetto, tra mimesi fisionomica e gestualità, senza tralasciare il fatto che lui stesso è un personaggio di rara umanità, altruista e pacato (per confutare quanto appena scritto, basta seguirlo sui social network). Parimenti, Matthew Rhys, volto noto nel panorama televisivo (The americans, Perry Mason), sfonda per la prima sul grande schermo, sfruttando appieno la ghiotta occasione che gli è capitata tra le mani.
Un amico straordinario (2019): Matthew Rhys
A conti fatti, A beautiful day in the neighborhood è un biopic diretto in punta di piedi, che scuote dal torpore quotidiano, che mette in rilievo questioni esistenziali, senza accontentarsi di un viatico a buon mercato, passando dalle pillole di saggezza e scaglie surreali, dalla finzione alla realtà, dal frangente pubblico a quello privato, sempre senza far rumore ma con diffusi impulsi.
Terapeutico e educativo, ma con una marcia in più del solito e sostanziosi effetti benefici.
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Grande Daniele! Aspettavo un tuo ritorno alle rece! Questo film è proprio uno di quelli che mi è più dispiaciuto non poter più vedere su grande schermo a lockdown annunciato... Dopo il tuo "nullaosta" non posso che volerlo recuperare a tutti i costi! E poi trovo molto buffo che in "L'erba del vicino" Tom Hanks si risvegli di soprassalto dal suo incubo notturno coccolato proprio dal vero Fred Rogers che trent'anni dopo avrebbe finito con l'interpretare... Scherzi del destino... ;-)
Stammi bene!
Ciao Simone, pur avendo visto "L'erba del vicino", purtroppo tanti anni fa, non ricordavo l'aneddoto che hai riportato, altrimenti lo avrei citato (ci sarebbe stato alla grande)!
:)
Il film va assolutamente recuperato, suscita emozioni sincere, e poi Tom Hanks è maestoso, ti lascia a bocca aperta.
;-)
Per il resto, ho cominciato ad avere problemi prima del Covid, che poi ha implementato, per cui sono stato assente in fase propositiva.
Per dirla tutta, avevo deciso di vedere questo film sabato scorso e scriverne subito dopo (ero sicuro mi avrebbe dato gli stimoli del caso), poi la mia zona di Brescia è stata colpita, per la prima volta nella storia, da una tromba d'aria.
Ho capito subito che avrei avuto ulteriori grane (che poi ci sono state, ma meno peggio del previsto) ma ho deciso comunque di cimentarmi in una recensione.
Scrivere e liberarsi dei macigni di ogni giorno, fa solo che bene.
Spero di non scomparire nuovamente
;-)
Mamma mia, spero che tu riesca a risolvere tutte queste brutte grane... Ma come tu dici il cinema ci sarà sempre accanto, a sostenerci e a darci forza!
L'ho perso per un pelo, infognata come sono statain questi giorni con Xavier Dolan.Scusa il ritardo e grazie per la tua presentazione sempre di alto livello!Ciao Daniele;)
Troppo gentile.
;-)
Visto oggi film molto bello Tom Hanks molto bravo nel mettere in scena la gentilezza e l’educazione del protagonista , con punte sentimentali molto toccanti e veritiere.
Tom Hanks è una delle poche certezze al mondo, sempre rassicurante, vedi anche il recente "Notizie dal mondo" dirottato su Netflix.
;-)
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