Regia di Simone Spada vedi scheda film
Chissà quanto si sarebbe potuto dire sulle battute finali di uno splendido cinquantenne colpito da cancro ai polmoni. Il commiato da una vita ricca di soddisfazioni: attore televisivo di successo con coda teatrale, esordi nel poliziottesco italiano, un figlio diligente che studia a Barcellona, qualche affetto sparso e perso ma due in particolare solidi: un amico e un cane. Giuliano, Tommaso e il cagnone Pato. In verità potrebbero chiamarsi tranquillamente Marco e Valerio, tanto Giallini e Mastandrea vi aderiscono con pathos e verosimiglianze che sfiorano la commozione. Il modello non è esattamente l’originale spagnolo TRUMAN di Cesc Gay con i superbi Ricardo Darin e Javier Càmara, bensì IL SORPASSO eterno di Dino Risi. Due caratteri contrapposti che si attraggono e si completano. Giuliano è un Gassman istrionico e un po’ cialtrone a cui batte però un cuore, Tommaso un Trintignant che gioca di rimessa a cui Mastandrea aggiunge il sale delle sue battute.
La forza di DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO è la chimica tra i due amici/attori, la canzone Ain’t no Sunshine, la sorpresa cazzuta di Paola interpretata col piglio giusto da Anna Ferzetti. Le smorfie e le rughe esistenzialiste di Giallo, gli sguardi e l’ironia dolce di Valerio in sottrazione sostanziano una commedia diretta dall’acerbo Simone Spada che, altrimenti, avrebbe avuto il fiato corto di mille altre commedie di questo decennio. Perché al di là di abbracci e addii ciò che conta è lo stare assieme, qualcuno su cui poter contare, in un mondo fatto di ipocrisie umane e crisi di ideali l’amicizia è l’ultimo valore che resiste.
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