Regia di Dexter Fletcher vedi scheda film
Tra genitori anaffettivi, storie d'amore tormentate ed eccessi autodistruttivi, l'infanzia, l'apprendistato nel mondo della musica e il successo corruttore nella prima parte della carriera di Reginald Kenneth Dwight. O, se preferite, più semplicemente Elton John.
Più musical che biopic, Rocketman regge una fragile e volutamente superficiale struttura narrativa sulla robusta impalcatura di straordinari numeri musicali che riescono a rendere in maniera davvero evocativa l'universo interiore, più che la dimensione artistica, del musicista inglese. Percorrendo quasi in maniera simbolicamente bipolare gli alti e i bassi emotivi del tormentato protagonista e quindi passando dall'euforia dei concerti e delle feste all'angosciante depressione delle pulsioni suicide, la pellicola di Dexter Fletcher si giova della magnifica interpretazione di Taron Egerton che si "prende" la scena alla prima inquadratura nella quale appare per non mollarla praticamente mai (peccato solo per le briciole lasciate al pur bravo Jamie Bell). Colorato e spettacolare nelle parti musicali, cupo e prevedibile in quelle più strettamente narrative, Rocketman invoglia a passare da una canzone all'altra con il mai abbastanza apprezzato fast forward.
Salomonica sufficienza: 6/10.
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