Regia di Dexter Fletcher vedi scheda film
Da Freddie Mercury a Elton John il passo è brevissimo. Inglesi, nati a sei mesi di distanza, cambiano il nome perché se ne vergognano, suonano il pianoforte, enormi problemi nei rapporti coi genitori, si scoprono omosessuali, hanno un successo planetario, vengono sfruttati e ingannati dai loro manager con i quali hanno un rapporto sentimentale, si danno all'alcool e alle droghe, l'unica differenza è nell'epilogo, uno purtroppo ci lascia, l'altro per fortuna riesce a salvarsi.
Questo film è decisamente più onesto, corretto e trasparente rispetto a "Bohemian Rhapsody", è in parte onirico, allegorico, ha sequenze da musical, realizzate in modo molto efficace, spettacolare, ma anche qualche caduta di tono, giustificata del resto dal personaggio, che non era proprio quel che si definisce un magister elegantiarum. La parte musicale è molto soddisfacente, tutte le sequenze sono state realizzate con grande perizia, alcune scene sono toccanti, in particolare quella nella quale viene composta "Your Song", lo scostamento dalla realtà è minimo, perfettamente comprensibile e funzionale alla narrazione, l'unica grossa pecca è il trattamento riservato a Dick James, persona agli antipodi da come viene rappresentato dal regista.
La storia che questo film non può raccontare, storia di infinita tristezza, è che i capolavori immortali di Elton John presenti nella pellicola sono stati realizzati dal 1969 al 1976, "Blue Moves" è il suo ultimo, grande album, da allora il nostro ineffabile istrione ha prodotto una montagna di spazzatura, appena qualche canzone passabile, ha perso completamente l'ispirazione, e se per sua fortuna è vivo e vegeto, musicalmente è morto quarantaquattro anni fa.
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