Regia di Gavin Hood vedi scheda film
Per stare al mondo - in quello che stiamo vivendo, ormai inaridito e deteriorato, inevitabilmente compromesso alla radice - senza incorrere in inciampi condizionanti se non addirittura fatali, occorre trangugiare bocconi amari in silenzio, voltarsi dall’altra parte al verificarsi di fatti disdicevoli, fare orecchie da mercante quando sopraggiungono informazioni potenzialmente scottanti.
Questo è l’atteggiamento condiviso dalla maggioranza degli individui, mentre c’è ancora chi, nonostante tutto, non riesce a fare finta di nulla e non si tira indietro pur essendo conscio dei rischi che correrà.
Talvolta, le scelte più difficili sono semplicemente frutto della coscienza che rumoreggia, della necessità che venga preservata, che rimanga intonsa.
Gran Bretagna, inizio 2003. Mentre Stati Uniti e Gran Bretagna tentano in tutti i modi di ottenere il via libera per attaccare militarmente l’Iraq, Katharine Gun (Keira Knightley – Espiazione, Tutto può cambiare), un’informatrice britannica, entra in possesso di una comunicazione dell’Nsa che esplicita le pressioni esercitate all’Onu per vedersi approvare l’operazione.
Sconvolta da quanto letto, decide di far pervenire il documento a Martin Bright (Matt Smith – Ultima notte a Soho), un giornalista dell’Observer, che insieme ai colleghi Peter Beaumont (Matthew Goode – Watchmen, Stoker) e Ed Vulliamy (Rhys Ifans – The amazing Spider-man, I love radio rock) indaga sulla veridicità dei fatti e poi pubblica un articolo che solleva un polverone.
A questo punto, Katharine decide di uscire allo scoperto. Incriminata dalle autorità inglesi, si affiderà al volonteroso avvocato Ben Emmerson (Ralph Fiennes – Schindler’s list, Il paziente inglese), continuando a dichiararsi innocente, di aver agito a tutela del popolo.
Ispirato a fatti realmente accaduti, già illustrati nel libro The spy who tried to stop a war scritto a quattro mani da Marcia e Thomas Mitchell, Official secrets - Segreto di Stato è un film di attualità e dai consistenti attributi morali, diretto dal sudafricano Gavin Hood che, dopo Il diritto di uccidere, continua a frugare nel macigno della responsabilità, mantenendosi alla larga dai blockbuster (i suoi Ender’s game e X-men. Le origini: Wolverine rimangono due mezzi disastri).
Segnatamente, impone una mappatura che rivede il concetto secondo il quale il fine giustifica i mezzi (confermato dalle decisioni di Katharine, messo in crisi dalla (geo)politica e dagli oscuri interessi che volteggiano sopra la testa dei popoli), si muove nella terra di mezzo tra giusto e sbagliato, tra il tradimento e l’onestà etica, aggirandosi tra le maglie opache del sistema.
È dedito alla causa, tra le istanze che promuove e il calvario che spetta alla protagonista, tagliando con la lama il principio di autoconservazione utilizzato dal potere, pronto a schiacciare chiunque pur di ottenere i risultati prefissati, ricorrendo con dissoluta destrezza a pretesti limacciosi e a sordidi ricatti.
Inoltre, solleva una riflessione che va ben oltre il recinto del caso in oggetto (chissà cosa scopriremo tra un decennio su quanto sta accadendo in Ucraina) e vanta una composizione polifonica, incentrato su Katharine ma con spazi di manovra che oscillano tra più parti, donando rilevanza anche ad altri personaggi, impreziositi dall’impegno del cast. Keira Knightley trasmette l’ansia, il coraggio e le paure che abitano nella protagonista, Matt Smith è estremamente deciso, mentre Ralph Fiennes ha la presenza scenica del fuoriclasse, lasciando il segno in pochi minuti.
Nel complesso, Official secrets - Segreto di Stato può contare su un packaging professionale, una distinta ricca di appunti e una chiave di lettura che apre al dibattito, tributando chi rema controvento e rompendo le uova nel paniere a chi racconta menzogne per conseguire risultati quantomeno discutibili. Con una dialettica spigliata e una ricostruzione che, dovendo/volendo riassumere tanti fatti, non mantiene un costante livello degli stimoli, tra scatti in avanti (vedi, ad esempio, l’ansia provata da Katharine quando suo marito viene arrestato per rappresaglia) e molteplici nodi da contrapporre.
Ramificato e compilativo, divulgativo e sistematico.
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