La recensione su Dobermann

di supadany

6 stelle

VOTO : 6++.

Film per molti versi accattivante, ma che mi ha anche lasciato più di un dubbio, per quanto in fondo non mi sia per niente dispiaciuto, anzi.

In fondo già l’aver scelto di presentare una Monica Bellucci sordomuta è un punto a favore per nulla indifferente, anche se non credo che l’intenzione sia stata dovuta alla sua voce, ma comunque fa niente, prendo la cosa comunque con estrema simpatia.

Dobermann (Vincent Cassel) guida una banda di criminali dai modi oltremodo violenti, più che altro sono dei veri e propri psicopatici.

Per sua fortuna ha alle spalle la bella Nat (Monica Bellucci) che gli offre una ragione altra di vita.

Dall’altra parte c’è però il commissario Christini che lo tallona da vicino, ma i poliziotti non sono poi molto più onesti dei criminali.

Lo stile è volutamente eccessivo, davvero si osa tantissimo in termini di violenza, ma la visione videoclippara ricercata, quanto offerta, non aiuta sempre tantissimo la causa.

La trama è invece molto semplice ed immediata nel suo mettere “face to face” criminali e forze dell’ordine, mentre la resa in immagini non risparmia proprio niente con scene che (s)cadono anche nel gore sanguinolento, stupri ed altro.

Il tutto è comunque girato senza prendersi troppo sul serio e questo aiuta non poco, visto che altrimenti il risultato sarebbe stato davvero difficile da recepire.

Così ne viene fuori un film che vira a tratti sul grottesco, mettendo in mostra un ritmo alto e caratterizzazioni eccessive che compensano una trama non proprio scaltra e qualche eccesso non sempre giustificato o essenziale (vedi la scena che sberleffa i “Cahiers du cinéma”).

Film quindi assolutamente criticabile e per niente facile da recepire, ma anche estremamente vivo, almeno a suo modo.

Più interessante che riuscito nel complesso.

Su Jan Kounen

VOTO : 6++. Regia non facile da valutare. Tecnicamente dimostra di essere un regista moderno e di avere tante idee, ma l'insieme che crea non riesce comunque ad elevarsi più di tanto.