Regia di Jan Kounen vedi scheda film
Più che la prevedibile trama poliziesca (comunque anche se abusata neanche poi male con il gioco del gatto e del topo!) quello che colpisce in questo film è il gusto dell'eccesso che sembra voler superare addirittura Tarantino!!! Poliziotti che si comportano peggio dei malviventi (c'è pure un neonato che viene torturato da uno di essi!), splatter a go go (grande scena del corpo che viene fatto a pezzi contro l'asfalto), stupri e altro orrore (ma girato con ironia!) forse gratuito (magari ciò aveva un significato morale o metaforico! Chi lo sa?). Grande vanto del regista il fatto (forse!) di aver superato il Maestro Quentin in violenza. Subito pronta la risposta dei critici francesi che hanno stroncato il film senza pietà! E in risposta Jan Kounen pubblicamente (anzi! Davanti alle telecamere della TV!) ha fatto il gesto di pulirsi il sedere con il foglio del giornale dove DOBERMANN viene criticato! Solitamente apprezzerei un tale gesto (se venisse fatto ad esempio nei confronti delle parole di un critico che esorta a bloccare l'uscita di un film!) ma stavolta no! Il torto è di Jan Kounen! Bello o brutto che sia il tuo film devi imparare a rispettare ed accettare le critiche altrui! Si chiama LIBERTADIPAROLA...ehm, scusate...volevo dire "libertà di parola"...talvolta mi faccio prendere la mano...eh eh eh!!!
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