Regia di Pupi Avati vedi scheda film
In una lussuosa villa di Bologna si ritrovano, durante la notte di Natale, quattro amici con la passione per le carte, che sembrano intenzionati a spennare un pollo con il vizio del gioco (Carlo delle Piane). La fortuna sembra riappianare l'acredine decennale tra due di loro finché vira dalla loro parte. Ma alla fine il vero pollo sarà un altro (Diego Abatantuono).
Regalo di Natale è il film che ha cambiato il corso della carriera di Abatantuono, efficacissimo nello smettere i panni del "terrunciello" per passare ai toni ombrosi di questa interpretazione. Ritagliato in uno spazio chiuso che restituisce la claustrofobia angosciosa del giocatore d'azzardo, vittima di se stesso, il film di Avati è amaro, senza alcun finale consolatorio, capace di guardare con cinismo all'altra faccia dell'amicizia, quella che prende le sembianze del tradimento. In un film che sul piano della sceneggiatura sfiora la perfezione formale, gli unici nei sono i flashback pleonastici con i quali viene ricostruita la storia dell'amicizia tra Cavina e Abatantuono e una fotografia troppo piatta e televisiva. Leone d'oro al Festival di Venezia a Carlo Delle Piane per la migliore interpretazione.
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