Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
A dirigere Il traditore è Marco Bellocchio, regista e sceneggiatore italiano. Nato a Piacenza nel 1939, ha interrotto nel 1959 gli studi di filosofia alla Cattolica di Milano e si è iscritto a Roma al Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra il 1961 e il 1962 ha realizzato i cortometraggi Abbasso lo zio, La colpa e la pena e Ginepro fatto uomo e si è trasferito poi a Londra dove ha frequentato la Slade School of Fine Arts. Il suo lungometraggio d'esordio, I pugni in tasca, premiato a Locarno nel 1965, lo ha imposto all'attenzione internazionale. Nel 2011 ha ricevuto il Leone d'Oro alla Carriera alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Gli sono state dedicate decine di retrospettive nel mondo tra cui quella del Moma di New York nel 2014 per i 50 anni di carriera, quella della 43ma edizione del Festival International du Film de la Rochelle e quella del 2018 del British Film Institute di Londra. Nel 2016, il suo Fai bei sogni è stato il film d'apertura della Quinzaine des réalisateurs al Festival di Cannes. Dal 2014 è presidente della Cineteca di Bologna.
Protagonista principale di Il traditore nei panni di Tommaso Buscetta è Pierfrancesco Favino. Classe 1969, Favino si è diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico ed è stato protagonista di diverse produzioni internazionali, tra cui si ricordano Miracolo a Sant'Anna, Rush e Rachel, oltre che la serie Marco Polo. Cristina, la moglie di Buscetta, ha invece il volto di Maria Fernanda Cândido: attrice e modella brasiliana, ha sfilato per Giorgio Armani ed è stata testimonial dello stilista in Brasile. In Italia, la Cândido è particolarmente nota per aver preso parte alle telenovelas Terra nostra, Terra nostra 2 e Vento di passione.
Il nutrito cast di Il traditore è poi completato da una serie di attori, tutti interpreti di personaggi realmente esistiti: Fabrizio Ferracane (è Pippo Calò), Luigi Lo Cascio (è Totuccio Contorno), Fausto Russo Alesi (è il giudice Giovanni Falcone), Nicola Calì (è Totò Riina), Giovanni Calcagno (è Tano Badalamenti) e Ludovico Caldarera (è Salvatore Cancemi).