Regia di Todd Phillips vedi scheda film
"Mi dia altre medicine. Non voglio piu soffrire".
La genesi cinematografica di Joker è figlia del disagio, della malattia che diviene psicosi.
È la malattia che genera mostri, o sono le persone a generarla in chi è percepito come diverso?
Il film di Philips sembra porsi tali interrogativi, adottando il punto di vista di un reietto, tale Arthur ( Joaquin Phoenix), che, nell'impossibilità di comunicare il proprio malessere, vittima di un azzeramento totale di empatia da parte della società in cui vive, diviene una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
E cosi in una Gotham fantascentifica, dove possedere una banale pistola è un reato, la sofferenza interiore dell' uomo sarà la giustificazione alla violenza ed al crimine,
quando le medicine , unico mezzo per rifiutare la realtà, finiranno, contribuendo a gettarlo nel baratro.
Il regista gira saturando la messa in scena grazie a colori da pattumiera ma intensi, e luci che illuminano come se dovessero scartavetrare le coscienze.
Il film è fondamentalmente banale nell'assunto , nella teoria di causa/effetto che propone; probabilmente sarebbe passato quasi inosservato, se non fosse per la prova di Phoenix, impegnato corpo ed anima in una performance inquietante e macabra, anche se il Joker di Ledger rimane insuperato.
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