Regia di Todd Phillips vedi scheda film
In una Gotham City evidentemente servita dall'AMA (la municipalizzata romana che si occupa della raccolta dei rifiuti) si snoda il film, una sorta di prequel della saga fumettistica di Batman. Sceneggiatura non sempre convincente nel descrivere la trasformazione di Joker ma in complesso un film potente, che lascia il segno nello spettatore
In una Gotham City evidentemente servita dall'AMA (la municipalizzata romana che si occupa della raccolta dei rifiuti) si snoda il film, una sorta di prequel della saga fumettistica di Batman. La prima parte descrive minuziosamente, fin troppo, le premesse psicologiche e sociologiche che scateneranno la violenza di Joker. La seconda parte mostra, finalmente, l'esplosione della ribellione di Joker, che finisce per scatenarsi contro i suoi aguzzini, risparmiando lucidamente i pochi che non l'avevano umiliato. Questa a mio avviso è la parte più convincente del film, nonostante qualche particolare splatter di troppo. Sceneggiatura non sempre convincente nel descrivere la trasformazione di Joker da balordo cabarettista imbranato e fallito, vittima di bande di ragazzini, a killer feroce di energumeni ed incantatore disinvolto di platee televisive. L'esplosione della violenza repressa può essere comprensibile, meno l'emersione di insospettate capacità intellettuali e fisiche. Non sempre chiara anche la separazione tra le fantasie del protagonista e realtà. Il messaggio politico è più che evidente, potrebbe sembrare eccessivo, ma le tante stragi compiute negli Stati Uniti stanno lì a dargli sostanza; quello che è eccessivo è la giustificazione sociologica, più che psicologica individuale, perchè se i tanti bistrattati di tutto il mondo reagissero alla Joker il mondo non esisterebbe più da millenni. Comunque un film potente, che lascia il segno nello spettatore.
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