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Terrifier

Regia di Damien Leone vedi scheda film

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La recensione su Terrifier

di alan smithee
7 stelle

Nasce come un sequel (e ne ha ben donde, se vogliamo proprio vedere), finisce con la promessa di una doverosa e forse lunga continuazione.

Si perché il maligno ed inquietante come pochi Art the Clown non è morto, come dichiara la superstite orrendamente sfigurata di una delle sue malefiche azioni.

E dopo un incipit da incubo, che in realtà è ben altro, ma che riesce difficile poter dimenticare, ci troviamo a seguire le vicissitudini di due belle amiche sbronze, mentre si adoperano per cercare di rientrare a casa da una festa di Halloween, dopo essersi accorte che la loro auto ha una gomma a terra.

Nell'attesa della sorella di una delle due, disposta per forza di cose a venire a prendere le due, una delle ragazze chiede ad un operaio di lasciarla accedere ai servizi di un fatiscente immobile, nei minuti che precedono la sua disinfestazione dai ratti.

Verranno raggiunge dal malefico clown che, dopo essere stato deriso e sbeffeggiato dalle due belle ragazze - soprattutto dalla bionda - esprimerà in modo molto efficace tutto il suo rancore contro le due malcapitate, e contro tutti gli altri personaggi che avranno la malaugurata occasione di capitare attorno all'insanguinato cerchio d'azione del folle assassino.

Terza regia del regista horror Damien Leone, Terrifier è davvero un film che riesce a comunicare allo spettatore gli effetti emotivi promessi dal sadico titolo.

La storia, che appare qualunque e vista mille altre volte nel suo scandire le dinamiche di un massacro annunciato, riesce tuttavia a risultare inquietante, alternando perfettamente e scandendo con cura suspence, paura, e gore senza ritegno, fino a scaturire in scene splatters da incubo, esagerate certo, ma non così tanto da provocare l'ilarità dei capisaldi del genere, alla Peter Jackson per intenderci.

Fantastica la maschera dal ghigno devastato disegnata sul volto scavato ed irregolare del protagonista, un Art the Clown cos' inquietante che riesce a rendere simpatico e rassicurante il suo collega più famoso di It.

Un ottimo esempio di horror a basso costo che riesce a coniugare spietatezza a suspence, sempre mantenuta su livelli tesissimi, poggiando su un sapiente lavoro costruito addosso ai protagonisti, che poi così protagonisti si rivelano non essere.

Leone infatti ci illude fino alla fine di aver trovato l'individuo cardine della vicenda, salvo poi spiazzarci con la sua crudeltà (fisica e mentale), che in qualche modo si trasferisce su noi spettatori.  

Pertanto Terrifier si rivela una vera sorpresa e una boccata d'ossigeno magari non nuova, ma ottimamente costruita, a vantaggio di un cinema di genere destinato ai soli appassionati, ma troppo spesso insozzato di opere mediocri o inutili.   

 

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