Regia di Josef von Sternberg vedi scheda film
Durante la prima guerra mondiale la vedova di un militare austriaco costretta a prostituirsi diventa una spia; innamoratasi di un ufficiale russo, ne provoca la fuga e viene fucilata per tradimento. La Dietrich si misura con un personaggio largamente codificato, la spia redenta dall’amore: il fatto che l’anno dopo Greta Garbo abbia interpretato Mata Hari (anche lei innamorata di un russo...) nel film di Fitzmaurice permette un confronto a distanza ravvicinata fra le due dive. La differenza è data sicuramente da Sternberg, che compie scelte di casting spiazzanti (il bestione Victor McLaglen come partner maschile) e immerge i personaggi in situazioni ben oltre i limiti della verosimiglianza, nelle quali tuttavia essi si calano con straniante naturalezza. I suoi melodrammi sono tutto fuorché banali, ma non sempre riesco ad accettare fino in fondo certi loro squilibri.
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