Regia di Mike Newell vedi scheda film
A scanso di equivoci premetto subito che si tratta certamente di un buon gangster-movie che non può non interessare (e piacere) per aver affidato all’ottimo Al Pacino il compito di svelare i retroscena delle strategie mafiose e le gerarchie interne alla “Famiglia” (anche se forse, da questo punto di vista, il film è un filino troppo didascalico). E parte anche benissimo grazie ad un sottofondo musicale che, mentre scorrono i titoli di testa, detta il ritmo ai battiti di ciglia di Donnie/Depp e all’affastellarsi d’innumerevoli scatti compromettenti.
Piuttosto a lasciarmi perplesso è la caratterizzazione dello stesso protagonista, Donnie Brasco (interpretato, in maniera non molto riuscita, da J.Depp). Entra troppo facilmente nel giro di “Lefty”(Pacino), ne diventa subito il protetto e in breve tempo fa pure carriera. Tutto vero, niente da ridire, ma nel film sembra tutto troppo facile. Inoltre Depp non ha per niente la faccia da “bravo ragazzo” (o quella, ancor prima, dell’”affiliato”); puzza di sbirro (si fa per dire) da un miglio di distanza…E dai suoi occhi non traspare proprio quel lacerante senso di dubbio e quella conflittualità interiore che pure il regista aveva chiaramente intenzione di trasmettere.
Insomma, non basta annunciare che un film sia tratto da una storia vera per farne automaticamente un prodotto superiore alla media. Bisogna dimostrarlo.
Ma d’altronde…”Che te lo dico a fare?”(neanch’io ho saputo resistere).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta