Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Da annoverare tra le opere migliori di Almodovar “Carne tremula”, quasi sullo stesso livello di “Parla con lei” e “Volver”. E’ un mélo intriso di noir e perfino di thriller, tematicamente del tutto omogeneo all’opera del regista spagnolo dagli anni Novanta in poi, che riflette sulla passione amorosa come molla fondamentale della vita umana ed elemento perturbante, spesso portatore di tragedia e sciagure assortite. La trama non manca di qualche forzatura, come in altre occasioni, ma lo stile è davvero originale, formalmente scintillante nella fotografia di Affonso Beato che regala immagini inedite e sequenze trascinanti a partire dal prologo con il parto di Penelope Cruz su un autobus durante il periodo franchista in cui vigeva ancora la paura di uscire di casa. Il modello Bunueliano è esplicitato nella citazione di “Estasi di un delitto”, ma è sorprendente come Almodovar possieda ormai un proprio codice espressivo che lo rende riconoscibile e porta a sfumare quelli che in mani meno capaci sarebbero eccessi truculenti e poco giustificabili; il messaggio politico nel finale è certamente importante nel ristabilire un clima di serenità dopo numerosi eventi luttuosi, ma comunque formulato senza calcare troppo la mano su toni predicatori. E che dire poi di un cast che annovera attori di alto livello come Javier Bardem, nella sua unica collaborazione con Almodovar, una Angela Molina drammatica ed erotica come nell’esordio con Bunuel, una Francesca Neri ugualmente sensuale e convincente nelle scene più intense, anche se in una recente intervista ha detto di non avere un buon ricordo della lavorazione del film e di sentirsi “tradita” da Almodovar, che all’inizio la accolse con calore, ma poi divenne aggressivo nei suoi confronti senza un motivo plausibile. Buona anche la prestazione di Liberto Rabal, nipote del grande Francisco, che in alcune scene mette in evidenza una fisicità non indifferente. E’ un’opera da recuperare, anche perché è rimasta un po’ nell’ombra dei film più famosi degli anni successivi, è una pellicola carnale, con scene erotiche girate con un gusto abbastanza raffinato e mai volgare, è un saggio di regia avvincente con personaggi dotati di un rilievo e di uno spessore umano convincenti.
voto 8/10
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